Ci siamo quasi, ormai manca davvero poco. Jannik Sinner incassa la migliore delle sconfitte nella finale del torneo di Rotterdam, in tre set contro l’ex numero uno Daniil Medvedev, dopo due ore e 29 minuti molto combattute.
Certo, si ferma la striscia vincente che aveva portato al tennista di Sesto Pusteria il successo a Montpellier una settimana fa. Ma due finali Atp consecutive sono tanta roba, e ieri sotto gli occhi del Re d’Olanda Guglielmo, Sinner se l’è giocata alla pari (7-5, 2-6, 2-6) contro un avversario di grande spessore, che ha saputo sfruttare il servizio. "Complimenti a Daniil, ha disputato un grande torneo. Sono state due settimane positive, sono orgoglioso di come ho giocato - ha commentato Sinner - Ho provato a fare del mio meglio, ci riproverò il prossimo anno".
Oggi intanto raggiungerà la posizione numero 12 del ranking, Medvedev salirà al numero 8. Il russo ha sfruttato anche il vantaggio fisico, in semifinale aveva giocato nel pomeriggio, mentre Sinner ha mostrato in finale di non essere quello fresco visto nell’importante successo contro Tsitsipas, e contro Griekspoor in semifinale era dovuto rimanere in campo oltre due ore. E infatti quando le energie mentali e fisiche lo hanno supportato, l’azzurro ha sbagliato pochissime scelte nel primo set, quello vinto. Dall’inizio del secondo set le gambe hanno iniziato a rispondere con meno efficacia.
Ora L’altoatesino deve decidere se prendere parte al torneo di Marsiglia, nel quale è in tabellone, o se fermarsi in vista della trasferta nordamericana a Indian Wells e Miami.
Ieri intanto a Buenos Aires Simone Bolelli e Fabio Fognini hanno vinto il torneo di doppio dell’Argentina Open battendo il colombiano Nicolas Barrientos e l’israeliano Ariel Behar nettamente col punteggio di 6-2 6-4. Sesto titolo Atp in coppia della carriera per gli azzurri.