E prima di salire sul ring saudita ha posto una condizione agli organizzatori dell’incontro: i diritti televisivi per l’Ucraina dovevano costare zero, perché la sua gente non può permettersi di pagare per assistere ad una sua scazzottata.
Diranno Troina e gli altri esperti se Usyk meriti di trovare spazio tra i dieci più grandi pesi massimi di tutti i tempi. Magari ne sapremo di più quando farà a pugni con Tyson Fury, l’altro gigante della categoria.
Intanto, al netto di ogni forma di propaganda spicciola, la sua è stata una testimonianza rara, anche se non unica.
Durante questa lunga estate, abbiamo avuto modo di ammirare le ragazze e i ragazzi della Ucraina, sulle piste e nelle pedane delle più importanti manifestazioni agonistiche continentali. Come ha detto giustamente Gimbo Tamberi, ogni volta è stato impossibile non pensare al loro disagio, alla loro sofferenza interiore, al tempo stesso però intuendo che anche a questo serve lo sport.
A trasmettere speranza.