SCI
di Gianmario Bonzi
La renna chiama (è il premio-gara), le atlete rispondono. Ma l’atmosfera non è e non può essere quella di sempre, in Lapponia. Con 8 atlete in meno, nonostante fossero tutte negative, quelle della squadra svedese, escluse per via delle leggi finlandesi a causa della positività del loro allenatore responsabile (un italiano e anche molto bravo, l’altoatesino Christian Thoma) e ora in quarantena per una settimana, riparte da Levi la Coppa del Mondo di sci alpino femminile 2020-2021, dopo il gigante dello scorso 17 ottobre, a Soelden, vinto da Marta Bassino davanti a Federica Brignone.
Si gareggia oggi e domani (con manche sempre alle 10.15 e 13.15, diretta tv su Rai Sport ed Eurosport1) sulla facile pista "Levi Black". La favorita netta è una sola, non però Mikaela Shiffrin, che il destino ha voluto far (ri)partire oggi con il numero 1 dopo 300 giorni esatti dal superG dello scorso 26 gennaio, a Bansko – vinto e poi seguito a febbraio dalla profonda crisi per la morte del padre – ma la detentrice della coppa di specialità, Petra Vlhova.
L’unica incognita per lei può essere la troppa pressione. Nient’altro. L’Italia è giovane e ambiziosa, ma confida tanto anche nei risultati top delle "big" o veterane, leggi Irene Curtoni, Brignone e Bassino, lanciata anche in slalom.
Quattro atlete nelle prime 30 della start list non si vedevano da quasi 11 anni: le favorite sono altre, ma si può e si deve crescere. E poi, lo diciamo sottovoce, se l’anno scorso Brignone aveva stupìto in discesa per giocarsi la Coppa del Mondo generale, quest’anno l’ago della bilancia sarà proprio lo slalom: "La pista è molto bella – dice la valdostana – con neve dura, come piace a me. Farà freddo e sono curiosa di... vedermi all’opera!".
In gara anche Peterlini, Rossetti, Della Mea e l’esordiente Viviani, 21 anni, genovese trapiantata in Piemonte.