![](https://www.quotidiano.net/image-service/version/c:YjY3ODRjNDQtMWI5OC00:YTEyYWEz/maurizio-sarri-afp.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Maurizio Sarri (AFP)
Roma, 20 gennaio 2016 - Renzo Ulivieri, presidente dell'Assoallenatori, ha detto la sua a "Un giornoda pecora" sul caso del giorno.
"Sarri e Mancini? Non li convocherò, sanno da soli di aver sbagliato. Da quel che ha detto già ieri, Sarri ha capito da solo la gravità della sua espressione".
E ancora: "Il fatto che Mancini abbia reso pubblico questo scontro verbale riguarda la sua sensibilità di fronte all'offesa che ha subito".
Ma chi ha sbagliato? "Quella di Sarri è una battuta, che rimanga tale. Successe anche a me, venni apostrofato allo stesso modo di Sarri con Mancini. Risposi in modo boccaccesco: dissi portami la tu moglie, e poi lo domandi a lei. Che non è proprio un modo elegante per rispondere".
Rivolto a un allenatore: "Si, un allenatore italiano. Gli stranieri hanno una sensibilità diversa. Lui mi diede del finocchio: potevo dirgli democristiano come insulto. Preferisco esser chiamato finocchio, se deve essere un insulto a me. Democristiano mi offende troppo. Se Sarri sarà squalificato? Credo che sia giusta la sanzione. Due mesi? Non lo so, il fatto è grave, è andato al di là del classico atronzo che si usa normalmente".