Moena, 17 luglio 2014 - Il Mondiale è il passato, così come Prandelli. Giuseppe Rossi ora vuole guarda avanti. Lavora a Moena nel ritiro della Fiorentina: tanti allenamenti e fatica per mettere benzina nelle gambe in vista della nuova stagione. Chiusa insomma la polemica con l'ex commissario tecnico che dalla Turchia, nel giorno della presentazione al Galatasaray, l'aveva definito "una grande delusione umana".
"Non m'interessa quello che dice Prandelli, sono davvero tranquillo, sto pensando al futuro e non al passato - le parole usate da Pepito nella sua prima conferenza stampa dopo l'esclusione dai convocati mondiali azzurri - Riscriverei i tweet, non ho attaccato nessuno, ho solo chiarito 2-3 cose che avevo letto e sentito, non c'era alcun attacco verso nessuno". Il futuro, quello della nazionale, potrebbe essere targato Antonio Conte, un nome che piace a molti, Rossi compreso: "Lo vedo benissimo, è un vincente, può portare tante cose alla squadra. Vediamo cosa sarà".
Prima, però, c'è da pensare alla Fiorentina. Ha saltato le prime due amichevole, ora Rossi è pronto a scendere in campo sabato contro il Kalloni: "Vogliamo fare un grande campionato. Sto facendo lavoro fisico con la squadra tutti i giorni, sono molto stanco ed è un segno positivo". La speranza è di poter avere accanto in campo contemporaneamente sia Cuadrado, oggetto del desiderio di molte big, sia Mario Gomez: "Sarebbe bellissimo. Juan e Mario sono due grandi calciatori. Con Gomez purtroppo ho giocato poco". Rossi ha voglia di alzare dei trofei: "Già la scorsa stagione ci siamo andati vicino in Coppa Italia. Zona Champions League fattibile? Noi ci consideriamo una squadra che può sicuramente arrivare in alto".