Lunedì 7 Ottobre 2024

Roma, a 10 giorni dal derby la Curva sud va già sold out

Stadio della Roma, l'area sarà Tor di Valle ma sono previsti molte modifiche

Curva Sud (La Presse)

Curva Sud (La Presse)

Roma, 20 aprile 2017. Il 30 aprile Roma e Lazio si incontreranno nuovamente per il quarto e ultimo derby della stagione. Dopo l'eliminazione dei giallorossi dalla Coppa Italia, proprio ad opera dei biancazzurri, c'è voglia di rivalsa e non si è fatta attendere la risposta dei tifosi che, a più di 10 giorni dal derby, ha già riempito la curva Sud. Il mister Luciano Spalletti potrà dunque contare sulla spinta del suo pubblico per provare a battere gli uomini di Simone Inzaghi. Fino ad ora sono stati venduti più di oltre agli abbonati, sponda Roma sono più 10mila tagliandi, ai quali vanno aggiunti tutti gli abbonati. Se la curva è già sold out anche il settore dei distinti Sud è quasi al completo.

STADIO DELLA ROMA. PACCIANI: "QUELLA DI TOR DI VALLE È UNA ZONA POCO SENSIBILE AL VINCOLO ARCHEOLOGICO". Ieri è stato un giorno importante per lo stadio della Roma. In vai del Tritone si è tenuta una seduta della Commissione capitolina Trasparenza dedicata proprio all’impianto giallorosso. "Si sono formalizzati per la prima volta gli accordi scaturiti dalla richiesta dell’amministrazione capitolina nel ridurre le volumetrie dell'impianto e introdurre criteri di progettazione edilizia volti ai massimi standard qualitativi in termini energetici per la parte dell’edificazione privata" - dice Fabio Pacciani, direttore della direzione Pianificazione generale del dipartimento Urbanistica - "Con questa delibera è stata avviata una fase di revisione del progetto volta al recepimento dei nuovi indirizzi dell’amministrazione. Nuovi indirizzi che dovranno concretizzarsi in un ulteriore passaggio fondamentale che è costituito da una delibera di assemblea capitolina di dichiarazione del pubblico interesse". Dunque con ogni probabilità quello che vedrà la luce sarà un impianto diverso da quello sul quale si è confrontata la conferenza dei servizi. Quello che non cambierà sarà, oltre alla destinazione d'uso, anche la zona sulla quale lo stadio dei giallorossi insisterà. "Quella di Tor di Valle è una zona poco sensibile, ma non è escluso che scavando non si facciano ritrovamenti archeologici" - prosegue Fabio Pacciani - " Bisognerà studiare con precisione le tempistiche per arrivare al 30 giugno per dare all’assemblea la possibilità di deliberare". Sull'assenza, o quasi, del vincolo archeologico non è d'accordo Italia Nostra, associazione tra le più dubbiose circa la costruzione dello stadio della Roma, la quale ricorda che: “Quanto accaduto con la metro C ci fa capire che il progetto è infattibile se non si ottiene prima il nulla osta della Soprintendenza“.

MARIA SCOPECE