Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE SPORT

Roglic si prende anche il Giro dell’Emilia Oggi Colbrelli ci prova nella Roubaix

Lo sloveno ripete l’acuto del 2019 staccando tutti sull’ultima salita. Longo Borghini terza sul pavè

Chiamiamola cima Roglic. A San Luca lo sloveno è ormai di casa: dopo avervi conquistato la maglia rosa al Giro 2018 e vinto l’Emilia l’anno successivo, concede il bis nella classica bolognese. Giocando con la bicicletta: su e giù dalla Basilica, l’ex saltatore con gli sci tiene al guinzaglio lo scatenato Evenepoel e il suo socio Almeida, dà un occhio a Adam Yates e Woods, poi nell’ultimo mezzo chilometro si prende quel che gli spetta.

Vittoria numero dodici in una stagione che conta la terza Vuelta in fila e l’oro olimpico nella crono, messaggio chiaro in vista del Lombardia di sabato: sono pronto a entrare in un altro albo d’oro. C’è Primoz Roglic in cima a un giro dell’Emilia in cui, guardando il pubblico, sembra che lo stadio vero sia lungo i portici, non il Dall’Ara che sta sotto. Mai come stavolta i presenti hanno ragione: corsa strepitosa e di alta qualità, sempre animata dai migliori. Con un Evenepoel in formato mondiale, che accende ogni miccia: la prima a 36 chilometri dall’arrivo per formare la comitiva che andrà fino in fondo, l’ultima nel chilometro finale, quando prova a sorprender tutti. Niente da fare, come tutte le volte che c’è un Roglic così. "Pochi cinque giri a San Luca? Me ne bastava uno…", scherza lo sloveno dopo una corsa in cui Almeida e Woods gli fanno compagnia sul podio, Ulissi è il meglio piazzato dei nostri (ottavo), il baby modenese Aleotti è bravo nel cercare di restare con i migliori. Dai quali si sfila presto Pogacar, notato solo perché affronta gli ultimi due passaggi alle Orfanelle, il tratto più duro, impennando la bici. Aspettando il Lombardia, è il giorno della Parigi-Roubaix, che torna dopo due anni e mezzo, preceduta dalla prima storica edizione donne vinta per distacco dall’ex iridata britannica Lizzie Deignan sull’olandese Vos e Longo Borghini, con Bastianelli quinta e Cavalli nona. Pavé bagnato ieri, pioggia prevista anche oggi per una classica di 257 chilometri, 55 dei quali in pietra. Van Aert e Van der Poel i più attesi con Sagan, Stybar e Van Baarle, l’Italia che non vince dal secolo scorso (Tafi, 1999) si affida a Ballerini e Colbrelli.

Angelo Costa