Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE SPORT

Prandelli: "Balotelli non è un campione. Io minacciato, Rossi mi ha deluso"

L'ex ct della nazionale si sfoga dopo la presentazione con il Galatasaray: "Io e la mia famiglia riceviamo lettere di minaccia. Il mio progetto tecnico è fallito, ma il gruppo non era diviso"

Cesare Prandelli (Ap)

 Istanbul, 8 luglio 2014 - L'avevamo lasciato due settimane fa a Natal dopo la figuraccia mondiale: volto triste e severo, parole pesate e posate, quindi le dimissioni. Irrevocabili. Nonostante un quadriennale firmato da poco. Quattordici giorni dopo, Cesare Prandelli è già ripartito e il naufragio brasiliano alla guida della Nazionale ben riposto in soffitta. Eccolo, nella sala stampa dell'Ali Sami Yen, a parlare della sua nuova sfida, il Galatasaray: "Una scelta sportiva su un progetto vincente", la definisce l'ex ct che del mercato non parla e che invece traccia le linee guida del suo progetto. Parole pacate, nel suo stile, almeno durante la conferenza di presentazione, nel corso della quale ha dribblato su una domanda relativa a un possibile arrivo di Balotelli: "Non entro nel merito di domande individuali". 

LO SFOGO: "ROSSI MI HA DELUSO" - Lo sfogo è arrivato però poco dopo in un'intervista con la stampa italiana, con risposte mirate e tanti sassolini tolti dalle scarpe. Il primo è riservato proprio a Balotelli: "Ha grandi colpi, ma non è un campione". L'ex ct è ancor più duro con Giuseppe Rossi, tagliato dai 23 della lista Mondiale: "E' la persona che mi ha deluso di più dal punto di vista umano". 

PARAGONATO A SCHETTINO - Quindi Prandelli, molto amareggiato, ha raccontato un episiodio spiacevole: "Io e la mia famiglia riceviamo lettere di minacceIl mio progetto tecnico al Mondiale è fallito, ma leggere articoli o vedere trasmissioni tv in cui vengo paragonato a personaggi che non voglio nominare - ha detto l'ex ct riferendosi a Schettino - è di un cinismo assoluto. E può essere pericoloso. Non è vero che il gruppo era diviso e il fatto che nel ritiro ci fossero le famiglie è stato un elemento positivo''

AL GALA PROGETTO VINCENTE - Tornando alla conferenza, Prandelli ha più volte sottolineato cosa lo ha convinto ad accettare l'esperienza turca: "Le parole del presidente, uno che ti guarda negli occhi, sono state decisive: voglio una squadra vincente, con un calcio non solo bello ma anche redditizio. Ho visto il centro sportivo ieri, c'è molta professionalità, ci sono i presupposti per lavorare veramente bene. Ma tutti devono pensare allo stesso modo. Ci sono tanti buoni giocatori ma il pensiero più forte e unire questi giocatori per trovare un obiettivo sportivo. Il presidente mi ha detto che lui vuole raggiungere la quarta stella, e questo è garanzia di serietà, di programmazione, di voler vincere".

IL CONSIGLIO DI MANCINI - Chi lo ha preceduto, Roberto Mancini (che, a sua volta, potrebbe essere il suo successore alla guida della Nazionale), gli ha parlato di "una società organizzata e di un'esperienza molto positiva". Lo stesso Mancini che, ricorda Prandelli, "è arrivato nel corso della stagione e mi pare abbia lavorato molto bene, passando dall'ottavo al secondo posto e vincendo la Coppa di Turchia. Stiamo studiando le caratteristiche dei giocatori, una volta individuato il sistema di gioco lo vedrete tutti", spiega Prandelli. "Sneijder? Sta facendo molto bene ai Mondiali, mi sembra sia uno dei giocatori più importanti dell'Olanda e sarà uno dei giocatori più importanti del Galatasaray".