di Angelo Costa
Festa nazionale in Slovenia: in cima al podio c’è Tadej Pogacar, che mai da professionista aveva vinto in patria. Conquistando il Giro di casa, il campione della Uae lancia anche un messaggio ai rivali per il Tour, dove a fine mese si presenterà da ultimo vincitore: al rientro alle corse, è già da gara. Per arricchire la collezione di successi stagionali (già otto, con Tirreno-Adriatico e Liegi), al ventiduenne fenomeno basta il vantaggio messo da parte nella prima tappa di salita, così negli altri giorni può dare una mano ai compagni, come Trentin, anche ieri quarto nello sprint vinto dal tedesco Phil Bauhaus. Miglior italiano in classifica Carboni, ottavo.
Festa nazionale anche in Belgio: a vincere il Giro è un altro bimbo prodigio, Remco Evenepoel, tornato al successo trecento giorni dopo il terribile volo al Lombardia. Ci riesce dominando la crono e poi controllando la corsa con la squadra, che chiude alla grande col successo del ritrovato Mark Cavendish nell’ultima tappa davanti a Merlier e Ackermann. Per Evenepoel, che da ex promessa del calcio segue gli Europei indossando la maglia della sua Nazionale, è il secondo successo nella corsa di casa dopo quello di due anni fa.
Festa sudamericana, invece, al giro di Svizzera: a entrar nell’albo d’oro è l’ecuadoriano Richard Carapaz, già vincitore del Giro d’Italia e punta Ineos per il Tour, bravo a controllare con i compagni nel tappone finale i tentativi di rimonta del colombiano Uran, che chiude in classifica a 17 secondi. Successo di giornata a un corridore di casa, Gino Mader, dopo uno sprint a due con il canadese Woods che al Tour sarà leader della Israel, avendo deciso il team mediorientale di portare ugualmente Froome, ma con compiti da aiutante, vista la precaria forma del britannico. In Occitania ultima tappa al danese Magnus Cort Nielsen su Brambilla, successo finale allo spagnolo Antonio Pedrero.