Torino, 19 aprile 2023 – Il giorno più lungo della stagione juventina, inizierà alle 14 e 30 in punto, quando i giudici del Collegio di Garanzia presso il Coni si riuniranno a sezioni unite al Foro Italico per esaminare il ricorso del club bianconero. Sul piatto che scotta, i 15 punti di penalizzazione in classifica inflitti alla Juventus dalla Corte d’Appello federale per il caso plusvalenze.
I fatti. Quindici punti, una sanzione durissima, figlia dei nuovi atti dell’inchiesta penale che hanno portato alla riapertura del procedimento. Le toghe della Figic hanno ritenuto come le nuove prove dimostrino "intenzionalità", un illecito "grave, ripetuto e prolungato" che ha "alterato il risultato sportivo". Motivo per il quale è stato applicato l’articolo 4 del codice sulla "slealtà". I legali della Juve sostengono la tesi di una sorta di ’uscita dal seminato’ dei giudici rispetto allo stesso codice. Secondo loro, non vi è stato alcun ’sistema’ o modus operandi studiato per alterare i risultati. Al limite (ma proprio al limite) ci sarebbero state irregolarità amministrative per le quali sono previste pene lievi, sulla linea delle ammende salate.
La premessa. Il Collegio di Garanzia presso il Coni non ha facoltà di discutere il merito, ma la legittimità del provvedimento. Non può, cioè, entrare nei dettagli della sentenza, mentre può mettere in discussione - il suo ruolo è questo - la correttezza e la legittimità del provvedimento rispetto alle norme vigenti. E allora, cosa potrebbe succedere oggi, nel dibattimento che durerà dalle tre alle quattro ore e che non è detto che arrivi a sentenza in serata?
Primo scenario. L’intero popolo juventino spera ardentemente che sia questo l’epilogo. E cioè che le toghe del Collegio riunite a sezioni unite, rilevino tra le righe della sentenza un vizio procedurale in contromano rispetto al codice di giustizia sportiva tale da annullare la sentenza. Se questo dovesse accadere, alla Juve sarebbero restituiti immediatamente i 15 punti riportandola al terzo posto in classifica..
Secondo scenario. Il Collegio presieduto da Gabriella Palmieri Sandulli potrebbe invece valutare il provvedimento nei confronti del club bianconero aderente al codice, dunque legittimo, confermando la penalizzazione di 15 punti in classifica.
Terzo scenario. Sarebbe senza dubbio il più incerto e complesso, una sorta di ’terra di mezzo’ tra le tre ipotesi. E cioè il Collegio potrebbe decidere di rispedire alla Corte d’Appello Federale il provvedimento sanzionatorio invitandola a correggere eventuali ‘vizi’ procedurali. Se così dovesse essere, andremmo incontro alla riformulazione della sentenza dei giudici della Figc con nuove motivazioni da scrivere e trasmettere al Collegio. Un’ipotesi che potrebbe influire anche sulla pena, modificandola. Se dovesse essere questo lo scenario, alla Juve sarebbero restituiti i punti in attesa dell’esame del nuovo documento inviato dalla Figc al Collegio e dunque del nuovo pronunciamento.
I dirigenti e gli altri Oltre alla Juve hanno presentato ricorso anche i dirigenti inibiti: Andrea Agnelli (2 anni), Fabio Paratici (2 anni e mezzo), Federico Cherubini (1 anno e 4 mesi), Pavel Nedved (8 mesi), Maurizio Arrivabene (2 anni), oltre a Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Enrico Vellano.