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Pellegrini, dalla piscina alla tv la stessa vocazione da ’Divina’ "Voglio sempre vincere"
di Gianmario Bonzi
Sempre sotto i riflettori, sempre all’attacco, come si è visto anche ieri quando sui social ha dovuto difendersi dagli "haters" che l’accusano di essere troppo competitiva anche nella trasmissione Pechino Express. "Tranquilli che a stare antipatica perché mi piace vincere ci sono abituata… sono una donna. Abbasso i bulli". Protagonista in tv, membro del Comitato Olimpico Internazionale, ambasciatrice ideale del nuoto italiano, ieri a Riccione Federica Pellegrini ha anche premiato Simona Quadarella, vincitrice a sorpresa dei "suoi" 200 stile libero, dopo averlo fatto anche negli 800 sl.
Federica, che effetto le fa tornare a respirare l’aria del cloro?
"Fa caldo, è la prima cosa sa che mi viene da dire. A parte gli scherzi, fa caldo anche perché l’Assoluto continua a essere un campionato molto sentito, di fatto qualifica ai Mondiali. Respirare quella tensione è sempre bello, anche stando fuori dalla vasca o comodamente seduta".
Un movimento natatorio azzurro orfano in corsia di Federica Pellegrini, ma in grande salute.
"Io l’avevo detto già a Tokyo nel 2021. La Nazionale che proseguirà il cammino dopo quei Giochi diventerà la più forte di sempre e di fatto è così perché la quantità di talento presente in acqua è incredibile, soprattutto a livello maschile. Le ragazze spero si riprendano in fretta per contrastare, detto simpaticamente, ovvio, questo bilancio super positivo degli uomini. Non se ne può più! Scherzo, chiaramente".
Pechino Express: più difficile mangiare gli occhi di pesce o affrontare una finale olimpica?
"Sono due cose di un’importanza un po’ diversa... Diciamo che ci vuole molta preparazione per affrontare una finale olimpica, ma anche i citati occhi di pesce ci hanno messo a dura prova. E’ un gioco, una gara, un viaggio, ma è anche una competizione, e io faccio di tutto per provare a vincere. Questo è proprio nel mio Dna".
Sarebbe contenta di vedere gli atleti russi e bielorussi al Mondiale in Giappone? Cosa sarebbe più giusto, pensando anche agli ucraini, che minacciano di non presenziare?
"Io resto molto allineata con le scelte del Cio e al di là della scelta che è arrivata da Losanna, resto d’accordo sull’idea di fare rientrare questi atleti, perché penso che lo sport sia un mondo a parte, anzi forse è l’unico in cui le discriminazioni non esistono o sono in forma molto minore. Al momento il conflitto in Ucraina è uno dei tanti, quindi se avessimo voluto continuare a discriminare atleti russi e bielorussi lo avremmo dovuto fare con tantissimi altri atleti".