Sabato 23 Novembre 2024
PAOLO GRILLI
Sport

Pallone d’Oro, cinque azzurri sfidano Messi

Barella, Bonucci, Chiellini, Donnarumma e Jorginho in lizza: non avevamo candidati nelle ultime due edizioni. Battuta ancora l’Inghilterra

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di Paolo Grilli

Per quanto andrà ancora di moda questo azzurro scintillante? Speriamo almeno fino al 29 novembre, giorno in cui sapremo chi potrà fregiarsi del Pallone d’Oro 2021. Intanto, noi sappiamo di essere tornati prepotentemente “à la page“: il trionfo agli Europei ci ha resi bellissimi, e portiamo addirittura cinque candidature sulle 30 totali – mai così tante dal 2007 – alla giuria internazionale che fa capo a France Football. In rigoroso ordine alfabetico: Niccolò Barella, Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini, Gianluigi Donnarumma (in lizza anche per il premio Jascin per il miglior portiere) e Jorginho. I Mancini Boys battono ancora l’Inghilterra contando le nominations al premio di miglior giocatore del pianeta, laddove i nostri avversari della finale continentale schiereranno “solo“ quattro campioni alla serata di gala di Parigi: Mount, Sterling, Foden e Kane. E la nostra cinquina è ancora più significativa perché nelle ultime due edizioni, nel 2018 e 2019 (l’anno scorso il Covid congelò tutto), nessun italiano si era affacciato alla ribalta di un appuntamento tanto importante.

Ovviamente, la concorrenza fa tremare i polsi. Quando ad ambire al premio ci sono i soliti Messi (già sei Palloni d’Oro) e Ronaldo (cinque), ma anche fenomeni conclamati come Mbappé e Haaland, è consigliabile mantenere basso il volume dei sogni. Però la storia di questo riconoscimento paradossale – di natura individuale in un gioco di squadra – indica che sono le vittorie a costituire la sostanza di una candidatura: e il nostro trionfo a Wembley è il pass migliore per ambire alla sfera dorata. Fabio Cannavaro, l’ultimo dei nostri a vincere il Pallone d’Oro nel 2006, arrivò al trofeo forte del trionfo mondiale azzurro.

Ora è tutto un frenetico ragionare su chi possa issarsi sul piedistallo del calciatore più forte al mondo. I più attenti hanno notato che Leo Bonucci rientra nella prestigiosa cinquina dei primi giocatori elencati ieri ufficialmente: una posizione in griglia che fa sperare. Ma poi tra i primi presentati c’è pure Messi, non solo l’ultimo vincitore del premio per meriti che tutti conosciamo, ma pure trionfatore nell’ultima Copa America con l’Argentina. Un successo che da solo potrebbe convincere i giurati a rivotarlo, al di là degli insuccessi raccolti con la sua ex squadra, il Barcellona (terzo posto nella Liga e stop agli ottavi di Champions), nel suo anno più traumatico a livello personale. E proprio France Football pubblica oggi una maxi intervista alla ‘Pulce’, con tanto di sfondo dorato...

Noi puntiamo forte anche su Jorginho, l’unico dell’intera lista ad aver vinto sia la Champions che gli Europei. Quanto basta per zittire chi si sente in dovere di premiare l’estro più che l’efficacia. Anche perché nel 1996 vinse Sammer, quell’anno campione d’Europa con la Germania e vincitore della Bundesliga con il Borussia. Il classico giocatore roccioso che poco concedeva allo stile. E allora possiamo sognare ancora, eccome.