Martedì 5 Novembre 2024

Orsato "assolto", l’Aia decide di non fermarlo

Nessuna punizione per il gol non dato alla Roma: farà un week end al Var, come di routine, tornando subito in campo nell’infrasettimanale

 Daniele Orsato (Ansa)

Daniele Orsato (Ansa)

Rona, 19 ottobre 2021 - Nessuno fermi Orsato. E, infatti, nessuno lo ferma. L’Aia non ha avuto dubbi nel decidere di non punire il miglior fischietto italiano dopo l’errore di Juventus-Roma. Dunque, niente stop nè altro provvedimento pur di fronte a un errore serio, in una situazione contemplata dal regolamento e cioè la norma del vantaggio, sacro puntello del mondo arbitrale. Dice il regolamento: "L’arbitro deve lasciar proseguire il gioco in presenza di un’infrazione, nei casi evidenti in cui ritiene che interrompendolo risulterebbe avvantaggiata la squadra che ha commesso l’infrazione stessa. Qualora il presunto vantaggio non si concretizzi nell’immediatezza (entro 1-2 secondi), l’arbitro interromperà il gioco e punirà l’infrazione iniziale". Il fatto di aver agito facendosi prendere dalla fretta fischiando al volo il rigore ai giallorossi sul contatto Szczesny-Mkhitaryan senza attendere lo sviluppo dell’azione è, secondo quanto trapela dalle segrete stanze dei vertici Aia, uno ’sbaglio che non è uno sbaglio’. CIoè, Orsato certamente penalizza la Roma con quel suo intervento fulmineo, ma la decisione che prende in quegli attimi concitati è corretta, perchè il rigore c’è - e il decisionismo, Var o non Var, viene incoraggiato nel palazzo di via Campania a Roma - anche se poi assumerà le sembianze di un errore solo perchè il gol di Abraham muta clamorosamente lo scenario, trasformando un fischio puntuale in precipitoso. Da qui, la decisione di non punire Orsato che domenica prossima farà un giro di Var, così come da routine, e poi tornerà a fischiare nel turno infrasettimanale di fine ottobre. In sostanza, l’Aia è consapevole che la Roma sia stata penalizzata e che sarebbe bastato attendere qualche secondo per evitare quel pasticcio, ma da qui a ritenere l’arbitraggio di Orsato insufficiente e il suo errore così grave da meritare una punizione, assolutamente no.

In via Campania si è discusso anche delle fantasione interpretazioni (televisive e non) dell’accaduto. Tipo quella secondo cui, il presunto fallo di mano di Mkhitaryan avrebbe comunque portato all’annullamento del gol a mezzo Var. Sciocchezza: se Orsato avesse dato il vantaggio e Abraham segnato un gol concesso dall’arbitro, il Var avrebbe sì rivisto l’azione, applicando però il principio della cronologia degli eventi. E cioè che il fallo da rigore di Szcezsny arriva prima del presunto fallo di mano del romanista e, quindi, sarebbe stato concesso il rigore cancellando tutto quel che accade dopo. Inoltre, l’Ifab - i padri delle regole del pallone - prima di Euro2020 aveva apportato diverse modifiche al fallo di mano in area. Tra queste, una che calza a pennello sul presunto fallo di mano dell’armeno e il successivo gol. E cioè: "Il tocco di mano involontario che porta un compagno di squadra a segnare un gol o ad avere un’occasione da gol non sarà più considerato come fallo". In via Campania, tra l’altro, si esclude l’ipotesi della volontarietà perchè un giocatore che subisce fallo di quel tipo e tocca la palla con la mano in caduta, difficilmente lo fa volontariamente.