Giovedì 26 Dicembre 2024
YAHYA ACERBI
Sport

Nuovi stadi in Italia, non solo Inter e Milan: a che punto siamo

I club vogliono lo stadio di proprietà: ecco i progetti in cantiere e le date. Fiorentina e Bologna optano per ristrutturare

Il progetto del nuovo Artemio Franchi a Firenze (New Press Photo)

Roma, 24 marzo 2023 - Il calcio dei club nostrani fa la voce grossa in Europa a livello di risultati, ma rimane fanalino di coda dal punto di vista infrastrutturale. Gli stadi di proprietà sono il punto di partenza per la rinascita del nostro campionato, ne sono dimostrazione la Juventus che non a caso ha avviato il proprio ciclo vincente con l’inaugurazione dello Juventus Stadium (ora Allianz), l’Atalanta che ha inanellato una serie di piazzamenti europei sorprendenti dall’ apertura del Gewiss Stadium e l’Udinese che ha fatto della Dacia Arena un vero e proprio fortino.

Inter e Milan

Inter e Milan hanno annunciato la loro dipartita da San Siro per la costruzione, ognuna individualmente, di un proprio stadio di proprietà. Per quanto riguarda l’Inter la zona individuata sarebbe un terreno privato al confine tra i comuni di Assago e Rozzano con l’obiettivo di aver lo stadio pronto entro la stagione 2027/2028. I rossoneri invece avrebbero individuato nella zona dell’Ippodromo della Maura lo spazio urbano ideale, rimanendo così all’interno del comune di Milano e a due passi dal Meazza, l’inaugurazione è prevista per dicembre 2027.

Roma 

La terza squadra per presenza media di tifosi in Serie A (dopo le milanesi) ancora priva di un proprio stadio è la Roma. I tifosi giallorossi hanno avuto l’illusione di un proprio impianto già dai tempi della presidenza Pallotta nel lontano 2013, ma il connubio tra la gestione Friedkin e l’amministrazione Gualtieri sembra far sperare nella tanto agognata fumata bianca, con il sindaco di Roma che ha dichiarato: "Io credo sicuramente che si possa concludere questa fase entro aprile" in merito alla votazione della giunta Comunale. Lo stadio dovrebbe sorgere in zona Pietralata con l’inizio dei lavori ipotizzato nel 2024 e l’obiettivo di avere l’impianto funzionante per il centenario della società nel 2027, a fronte di un investimento da 528 milioni di euro.

Fiorentina e Bologna 

La Fiorentina ha annunciato la ristrutturazione dell’Artemio Franchi con i lavori che dovrebbero partire da metà 2024, i viola stanno lavorando per trovare una sistemazione per le prossime due annate sportive. Le opzioni sono Modena, Parma, Reggio Emilia e Perugia, tuttavia il governatore Giani ha espresso volontà diverse affermando: "Llavoriamo perché la Fiorentina rimanga a giocare in Toscana".

Proprio in Emilia il Bologna ha annunciato la chiusura del concorso pubblico per la costruzione dello stadio provvisorio (sarà da 16.000 posti) entro il 2024. I lavori per il nuovo Dall’Ara dovrebbero iniziare nell’estate del 2025 al fine di avere un impianto funzionante per il 2026.

Serie B

Non solo la Serie A ha bisogno di ammodernarsi, in cadetteria sono diverse le società che hanno annunciato progetti innovativi per cercare di colmare il gap con la Championship inglese dove ogni società ha il proprio caratteristico impianto, favorendo così atmosfera e spettacolo. A Parma i gialloblù stanno per chiudere con il Comune il progetto definitivo per la ristrutturazione del Tardini, il finanziamento avverrà esclusivamente con fondi privati e la struttura potrebbe essere ceduta definitivamente al club sui modelli di Bergamo e Udine. A Cagliari è in fase di sviluppo il progetto per la costruzione di un nuovo Sant’Elia che possa essere in grado di ospitare gli Europei 2032, investimento è nell’ordine di 160 milioni di euro, di cui 60 provenienti da fondi pubblici e l’impianto dovrebbe contare più di 30 mila posti.

Spostandoci in Laguna, a Venezia lo storico Pier Luigi Penzo dovrebbe far spazio al moderno "Bosco dello Sport", un epicentro territoriale sostenibile che dovrebbe comprendere la costruzione dello stadio per un investimento da oltre 80 milioni di euro, con l’obiettivo di collaudarlo entro i giochi di Milano-Cortina 2026. La rivoluzione stadi sta entrando nel vivo con la consapevolezza che ogni annata senza stadio di proprietà corrisponde a perdite in bilancio da parte delle società. Perdite che i club, dati i paletti sempre più stringenti da parte della Uefa, se vogliono essere competitivi non si possono più permettere.