Martedì 18 Febbraio 2025
REDAZIONE SPORT

Nazionale di Calcio, nessuno la vuole: Tavecchio incassa solo rifiuti

Anche Donadoni si sfila: in Figc oggi ci sono solo Di Biagio, Evani e Cabrini

Luigi Di Biagio, Antonio Conte, Carlo Tavecchio, Antonio Cabrini, Michele Uva (Ansa)

Firenza, 22 marzo 2016 -  Qualche anno fa il sogno di ogni italiano appassionato di calcio era fare il ct della Nazionale. Adesso non si fa a tempo a individuare un tecnico per l’azzurro e questo va subito in tv o in radio a dire che non gli interessa.

Aveva cominciato Allegri, sostenuto da Galliani e Sacchi per l’azzurro e mai troppo in sintonia con il mondo Juventus. Ma ha detto che la panchina azzurra è qualcosa da prendere a fine carriera. Diretto, senz’altro. Poi Mancini, tecnico di grande profilo internazionale e non troppo incoraggiato dai risultati all’Inter. Altro no garbato. Quindi Ranieri, rilanciato dal Leicester: zero.

Infine Capello, ct ex Russia e Inghilterra, nome che avrebbe messo d’accordo tutti. Don Fabio è l’ultimo a dire che l’idea non gli piace, forse perchè accomunato a troppi nomi e non inseguito con la dovuta energia. Ora anche Roberto Donadoni si defila: ha un contratto col Bologna, sta facendo bene, la società lo vuole tenere e lui è una persona all’antica, sa pensare agli altri prima che a se stesso. Arriverà un altro no sul tavolo del povero Tavecchio che, già consapevole di aver fatto un passo troppo avventato con Conte, personaggio poco istituzionale, adesso è ancora più convinto che il nuovo ct vada trovato tra gli allenatori fedelissimi della federazione. «Il prossimo commissario tecnico – dice infatti – sarà un tecnico federale». Lo disse anche due anni fa, salvo poi affidarsi al più lontano di tutti i «federali», ovvero Conte. Ma ad oggi, proprio mentra sta per arrivare il quinto no di Donadoni, il presidente restringe di fatto la scelta a pochi nomi.

Gigi Di Biagio, allenatore dell’Under 21, la cui eliminazione al primo turno nell’unico vero banco di prova per l’Under 21 non è però un gran biglietto da visita. La Figc ha in casa anche Antonio Cabrini, nome di grande richiamo, campione del mondo nell’82, attuale selezionatore della nazionale femminile, poco rodato però per ambienti a grande pressione.

Nei ranghi federali attuali c’è anche Evani, selezionatore dell’under 20, poi ci sono Vanoli, Baronio, Dal Canto, Zoratto e Rocca, ma nessuno di questi è indicato per una una promozione in prima squadra.

Resta quindi un grande interrogativo. Forse «federale » però può significare anche un ex prodotto del vivaio azzurro: come non pensare allora a Marco Tardelli, altro campione del mondo con Bearzot, ct dell’Under 21 dal 97 al 2000, poi vice di Trapattoni all’Irlanda.

Un altro «federale » è Claudio Gentile, sollevato dalla panchina dell’Under 21 da Guido Rossi quando già gli era stata confermata sulla parola, e altro campione del mondo. Ma si va molto indietro: e la Nazionale dovrebbe invece guardare avanti.