Napoli, 1 agosto 2020 - Chiude bene il Napoli, la Lazio esce sconfitta dal San Paolo per 3-1. La sblocca Fabian Ruiz, Immobile la riprende, poi Insigne su rigore e Politano chiudono i conti. Il Napoli termina in settima posizione il suo campionato, con la Coppa Italia in cascina, la Lazio quarta festeggia il ritorno in Champions e si porta a casa anche la Supercoppa Italiana.
GATTUSO - Soddisfatto Gennaro Gattuso, intervenuto ai microfoni di Sky al termine della gara: "Da anni il calcio italiano è cambiato anche nella mentalità, nessuno regala niente neanche alla fine. Oggi io meritavo l'espulsione, ho fatto un po' di caciara. C'è stata qualche parola di troppo, ci siamo detti qualcosa. Ho esagerato, bisogna essere onesti. La partita ha fatto incattivire entrambe le squadre”. Poi su Insigne, uscito in lacrime e a rischio per il Barcellona: “Io la mano del dottore ancora non ce l'ho. Speriamo. Insigne ha parlato col dottore, domani e dopodomani valutiamo. Io non lo so precisamente cos'ha, se parlo faccio danni. Domani farà una risonanza e vedremo”. Chiosa finale sul Barcellona: ”Dopo il lockdown abbiamo provato a fare qualcosa di diverso. A tratti facciamo pressione ultra-offensiva, a tratti aspettiamo più bassi. Dobbiamo fare tutte queste cose. Lì bisogna andare a rischiare qualcosa in più perché si parte da 1-1. All'inizio la squadra non sapeva fare la prima pressione, adesso siamo migliorati".
INZAGHI - Al termine della gara, Simone Inzaghi ha così analizzato la sconfitta dei suoi: “Spiace perché non volevamo finire quarti, sapevamo che l'Atalanta stava perdendo e non volevamo perdere per arrivare terzi. Ne succedono tante, c'è stato un po' di nervosismo ma ora è tutto tranquillo. Potevamo far meglio per come eravamo piazzati prima della sosta ma nulla toglie al campionato fatto dai ragazzi. Venivamo da tre vittorie consecutive perché avevamo di nuovo quasi tutti gli effettivi, eravamo tornati ad essere squadra. Stasera nel primo tempo abbiamo tenuto bene il campo contro un grande Napoli, dovevamo entrare diversamente alla ripresa e non concedere quel rigore. Ovviamente saremmo voluti arrivare terzi”, il commento del tecnico piacentino.
Poi sul mercato e sul miglioramento della rosa: “Cosa serve alla Lazio? Sarà difficile, quest'anno abbiamo lasciato dietro Napoli, Milan e Roma che sono molto attrezzate. Noi siamo insieme da quattro anni, dovremo cercare di migliorarci dove potremmo, fare un ottimo cammino in Champions e ripartire in modo giusto”. Inzaghi, oggi diventato il tecnico con più panchine in assoluto nella storia del club, a breve rinnoverà ulteriormente il suo contratto con i capitolini: “Il rinnovo? Dovevamo prima di tutto finire, ora ci sarà tempo per parlarne. Con Tare e Lotito ci incontreremo con serenità, vedremo cosa succederà. Rimpianti? Nella settimana di Bergamo siamo andati senza sei o sette giocatori di cui cinque titolari, è normale che qualche problema può esserci. A fine primo tempo mi sono ritrovato senza i ricambi che potevano rialzarmi la squadra, Marusic sarebbe stato un'alternativa importante senza Lulic. Il rammarico più grande è non essermela giocata alla pari con tutti alla ripresa”