Doha (Qatar), 7 marzo 2019 - "Mi sento bene, mi sono allenato al meglio questo inverno e sono pronto per iniziare questa stagione... Che bello, dai, finalmente si comincia". La carica di Valentino Rossi accende il primo weekend della MotoGp 2019. Sensazioni forti quelle del pilota della Yamaha che lancia la sua sfida al Mondiale con l’energia di un ragazzino di... 40 anni. L’obiettivo? Portarsi a casa il decimo titolo. Ma la Yamaha, la sua M1 è pronta a mettersi dietro Honda e Ducati? "Dobbiamo ancora migliorare molto – riprende Rossi –, ma la strada intrapresa è quella giusta. Già venerdì (domani ndr) con le prime prove, saremo in grado di capire meglio molte cose. Anche se sia chiaro, la strada che stiamo percorrendo è quella giusta".
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Già, ma ipotizzare una Yamaha già vincente in Qatar, sembra davvero un azzardo. Qui la lancetta dei favoriti punta soprattutto nella direzione di Dovizioso e la sua Desmo2019, con Marquez e la Honda pronti a dare la prima zampata alla classifica della nuova stagione e ricacciare indietro le ambizioni della Ducati. "Penso che alla Yamaha non manchi niente per essere al top nella MotoGp – sono ancora parole di Valentino –. Gli avversari più temibili? Sicuramente Marquez e Dovizioso sono i favoriti. Poi ci siamo io e Viñales...". Un quadro già sufficientemente chiaro quello del numero 46, che mette Lorenzo ancora distante (nonostante sia salito in sella a una Honda) dal pacchetto dei sicuri protagonisti. In Qatar come nella corsa al titolo. Continua Rossi: "Poi...dopo i primi ci sono Lorenzo, Petrucci, la Suzuki con Rins e tanti outsider". Fra gli outsider potrebbe spuntare anche Iannone, numero uno di Aprilia. Aprilia che in Qatar andrà subito a scrivere una nuova pagina della sua storia presentando in pista tre piloti (unico team), visto che oltre a Iannone ed Espargaro, correrà il Gp anche il tester Smith.
Chiude Rossi ripartendo dalla festa di compleanno per i 40 anni. "Se giocherò molto sulla mia età nel corso della stagione? È meglio prenderla a ridere. Io sto facendo dei test per il futuro: cerco di dimostrare che si può essere competitivi anche a 40 anni».