Sachsenring (Germania), 20 giugno 2021 - Marquez esce dall'incubo. E si commuove. Oliveira può essere la sorpresa più bella della stagione e Bagnaia ci mette il cuore. In attesa che Valentino decida il suo futuro.
Le pagelle di Riccardo Galli
Marc Marquez, 10
Voleva la vittoria. Vittoria che per lui vale molto ma molto di più dei 25 punti. Con questo successo Marc ha chiuso definitivamente e a chiave il portone dell’incubo iniziato con l’incidente di Jerez 2020. Il Re è tornato. Tutti in piedi: amici e ‘nemici’.
Miguel Oliveira, 9
Se il ragazzo continua così è giusto snocciolare subito un paragone che di sicuro non piacerà a Yamaha e Ducati: nel 2020 la sorpresa mondiale è stata la Suzuki; nel 2021 potrebbe esserlo la Ktm. Un azzardo? Macché. Oliveira è forte, fortissimo e la Ktm vanta prestazioni da brividi.
Fabio Quartararo, 8
Il bello della sua prestazione è come, in modo scientifico, quasi guidato dal chip di un computer ha portato la sua Yamaha il più in alto possibile. Calcolatore e cinico, in ottica di caccia al titolo, il Gp di Germania ci dice che Fabio è cresciuto moltissimo rispetto al 2020.
Pecco Bagnaia, 7,5
Rincorsa da campione, quella firmata da Pecco. Bravo, bravo davvero a portarsi a ridosso del podio dopo aver rischiato di chiudere la sua domenica all'inferno. Carattere da numero uno. Solo i numeri uno, infatti, sanno soffrire, ma non mollano. Anzi è nelle difficoltà che mettono la firma sulle cose più belle. Bravo
Aleix Espargaro, 7
Bravo, bravissimo e grande protagonista del fine settimana tedesco. La grinta e la voglia di arrivare il più in alto possibile di Aleix e la foto più esatta del clima che si respira in casa Aprilia. Manca davvero poco, anzi pochissimo, per il salto definitivo lassù in zona podio.
Jack Miller, 7
Fa e ottiene il massimo in una gara più complicata. Ha il coraggio di cercare il massimo sempre e comunque. Anche nei tratti di pista dove la Desmo non può essere la migliore. Tenacia da campione.
Johann Zarco, 6
Da lui ci si aspettava di più. Ok, la pole era arrivata anche con l'assist della buona sorte, ma nella battaglia tedesca lo stile di Zarco sfuma quasi subito. La Ducati di sicuro non era favorita, ma lui un po’ a ribaltare il pronostico doveva provarci
Valentino Rossi, 5
E anche la Germania è passata. Gara anonima e senza segnali incoraggianti anche per il futuro. Rossi non si diverte e non fa più divertire. La Yamaha non sembra avere più fiducia in lui e il futuro ormai sembra poter andare solo in una direzione. Sì, proprio quella che solo a dirla mette quasi paura.
Maverick Vinales, 4
Il rischio che da super-pilota in formato mondiale diventi una… bellissima incompiuta è concreto. Se il Gp di Germania dovesse essere la riprova definitiva per Maverick sarebbe davvero un bel guaio. Proviamo ad archiviarlo come week-end da buttare e niente più. Ma ora serve una scossa.
Franco Morbidelli, 4
Non pervenuto. Disperso laggiù in una classifica che è la fotografia di un incubo. Attenuanti ce ne sarebbero, ma l'annata (quasi) fantasma di Franco è un campanello d’allarma. Per lui, per la Yamaha e per chi (anche noi per la verità) a inizio Mondiale ‘vedevamo’ il Morbido fra i migliori protagonisti.
Danilo Petrucci, 3
Annata terribile, se poi anche la fortuna decide di girargli le spalle, la frittata è fatta. Ormai il pessimo rapporto con Ktm è un dato di fatto. Per Petrux la cosa migliore sarebbe quella di pensare già al 2022.