Jerez de la Frontera, 26 luglio 2020 - Vale sul podio a 41 anni, Quartararo nuove Re della MotoGp e che si cuce addosso la targhetta ’ufficiale’ di anti-Marquez. Le pagelle di Jerez-bis premiano Rossi e rimandano Dovizioso e la Ducati.
Fabio Quartararo, 10
El Diablo è il nuovo leone del Mondiale. Due vittorie su due e, davvero, chi prova ad annacquare il concetto dice un’eresia. Sì, secondo noi, il francesino avrebbe dettato legge anche con Marquez in pista.
Valentino Rossi, 9
Insomma, il podio vale il doppio, anche il triplo per uno della sua età. E poi, il dato più importante è un altro: Vale ha fatto una gran gara. Grinta e potenza come ai vecchi tempi.
Maverick Vinales, 8
Gran piazzamento. Applausi sinceri al compagno di team di Rossi. Non è stata una giornata facile per Maverick, ma alla fine ha stravinto contro la sorte e contro gli avversari (soprattutto e proprio Rossi) che volevano spingerlo indietro. Lottatore.
Takaaki Nakagami, 7
Battagliero e con tanti spunti su cui continuare a investire. E grazie a lui se la Honda riesce a regalarsi un mezzo sorriso. In altro momenti avrebbe osato e rischiato di più. Ma ha fatto bene a dosare prudenza e ambizioni.
Andrea Dovizioso, 6
La rimonta è stata una... mezza rimonta. Alla fine il Dovi deve accontentarsi e soprattutto consegna alla Ducati qualcosina in un week end che poteva essere d’oro e invece è diventato di bronzo. Anzi, ancora meno.
Franco Morbidelli, 5
Peccato. Aveva nel mirino un piazzamento importante. A tratti, ha sognato anche il podio, poi il crac... Che rabbia. Che spreco. Nella festa Yamaha è mancato soltanto lui.
Pecco Bagnaia, 5
Il voto (4) è però per la sua Ducati-Pramac finita in qualche modo arrosto. E lì, il sogno è diventato un incubo. L’analisi più realistica dice che Pecco il podio l’avrebbe meritato. Altro che.
Danilo Petrucci, 4
Rimane fuori subito dalla bagarre, poi ammaina la bandiera (Ducati) ed è fuori. Ok, Petrux non sta bene a livello fisico e sicuramente soffre anche per una condizione psicologica resa precaria dal fatto che il suo futuro non è più in rosso. E la concentrazione non è più quella dei giorni migliori.