Jerez de la Frontera, 2 maggio 2021 - La doppietta Ducati vale un passo decisivo verso il Mondiale. Ma quanto è stata bella l’impresa di Morbidelli. Vale e Marini, fratelli all'inferno.
MotoGp, Moto2, Moto3: le gare e ordine d'arrivo
Jack Miller, 10. Sa sfruttare la potenza Ducati in una gara comunque rischiosissima. Glaciale non sorpasso decisivo a Quartararo. Sì, c'è anche Jack nella corsa al titolo.
Francesco Bagnaia, 9. Si trova costretto a vivere una domenica di rincorsa ma mette la bandiera sul podio. Coraggioso e calcolatore. Tempo un altro Gp, forse due, e sarà ufficialmente il favorito della stagione.
Franco Morbidelli, 9. Spirito di sacrificio e grinta da vendere. Porta la Yamaha, quella non ufficiale e quella ‘vecchiotta’ del Petronas lassù, in paradiso. Ha regalato emozioni di altri tempi.
Aleix Espargaro, 8. Lasciamo stare il piazzamento finale, comunque pregiato. Il bello di Aleix è il passo, la tenuta e le ambizioni ritrovati della sua Aprilia. Lo aspettiamo sul podio presto. Molto presto.
Marc Marquez, 7..Week end complicato ma di Re Marc va raccontata una giornata segnata da quella voglia di tornare subito protagonista ma ancora da gestire. Caduto due volte in due giorni, è stato più prudente in gara. E ha fatto bene.
Maverick Vinales, 5. Troppo lontano dalle Ducati. E’ apparso quasi senza la concentrazione giusta e paga a caro prezzo una prestazione subito in salita. Il passo gara è stato invisibile rispetto al potenziale. Male.
Fabio Quartararo, 4. Finisce nel buio dopo aver meritato di portarsi a casa il Gp. E’ il vero sconfitto di Jerez. La somma di mille problemi hanno segnato la sua giornata tutta da dimenticare. Il briefing post-Gp in casa Yamaha sicuramente sarà stata una battaglia. Di lui contro il team.
Valentino Rossi, 4. Il voto serve solo per aprire in modo concreto il tavolo delle riflessioni che il numero 46 deve aprire al più presto. Invisibile in tutto il fine settimana, Vale non può e non deve vivere una stagione così. E’ ingiusto per lui, per il suo essere Leggenda, per chi lo ama.
Luca Marini, 4. Come il fratello sparisce dai radar del Gp subito. Paga sicuramente il salto di categoria ma il rischio è che rimanere troppo a lungo nell’anonimato annacqui anche le sue qualità che valgono molto di più di un piazzamento orribile.