Losail, 11 marzo 2019 - Dovrà aspettare ancora qualche giorno Andrea Dovizioso per festeggiare (forse) la vittoria nella gara d'esordio della Motogp 2019 in Qatar. Il colpo di scena nella tarda serata di ieri: dopo il primo reclamo avanzato da quattro team - respinto dagli steward delegati del Gp -, Aprilia, KTM, Honda e Suzuki hanno presentato un ulteriore ricorso contro alcuni elementi aerodinamici della Ducati del forlivese che non sarebbero conformi alle norme tecniche del campionato. Alla Desmosedici di Borgo Panigale, in particolare, viene contestato l'uso di deflettori nella parte bassa della moto. Un'appendice montata davanti alla ruota posteriore.
FOCUS Il caso Dovizioso ai raggi X
RICORSO 'BIS' - I quattro team (si è tirata fuori sin da subito la Yamaha di Valentino Rossi) hanno deciso quindi di andare fino in fondo: gli steward delegati non hanno potuto fare altro, a quel punto, che rinviare il reclamo alla commissione d'Appello della Federazione motociclistica internazionale (Fim), con sede a Ginevra, che esaminerà il contenzioso nei prossimi giorni. Fino a quel momento, la vittoria di Dovizioso resta sub iudice e la classifica del gp del Qatar congelata.
La decisione della giuria sul primo ricorso
Post-race protests update FIM MotoGP Stewards have rejected some protests aimed at Ducati aero#MotoGP | 📋 https://t.co/0nvvB4Tglc pic.twitter.com/bAcYWPogRv
— MotoGP™ 🇶🇦 (@MotoGP) March 10, 2019
ATTACCO E DIFESA - Il ricorso dei quattro team si basa sul presupposto che il deflettore sul forcellone posteriore è permesso solo in caso di pioggia. Dal canto suo Ducati sostiene che la piccola appendice non aiuta a migliorare l'aerodinamica della moto, ma serve solo per raffreddare la temperatura della gomma.
I TEMPI - Il primo ricorso era stato respinto, il piccolo spoiler sotto accusa: i giudici delegati avevano appoggiato la versione della casa di Borgo Panigale. Una spiegazione che non ha convinto, invece, Aprilia, KTM, Honda e Suzuki che hanno scelto di ricorrere in appello. Non ci sono certezze sulle tempistiche, ma la decisione dovrebbe arrivare entro due settimane, quindi prima del prossimo Gran Premio in Argentina.