Valencia, 14 novembre 2020 - "La squalifica di quattro anni è una cosa molto pesante per me da digerire, ma ci tenevo a venire a Valencia perché mi sentivo di dover ringraziare tutta la famiglia della MotoGp, che non mi ha mai abbandonato in questo lungo e travagliato periodo". In questo secondo weekend valenciano non è voluto mancare, seppur impossibilitato dallo scendere in pista e con il morale a terra dopo la condanna a quattro anni di stop per doping, Andrea Iannone, presente al box Aprilia. Aprilia per la quale il pilota classe '89 spende parole importanti. "Rivola così come tutto il gruppo Aprilia è stato straordinario, mi hanno supportato dall'inizio alla fine, anche se ancora non è finita - sottolinea l'abruzzese ai microfoni di Sky Sport - Non mi aspettavo tutto questo affetto. Anche i tifosi sono stati fantastici, non dimenticherò mai tutto questo, nel bene e nel male".
"La MotoGp è la mia vita"
Più che al passato però c'è da pensare soprattutto al futuro. "Per il momento mi sento ancora un pilota di MotoGp. Non ho fatto nulla al di fuori di questo, non ho accettato nessun'altra proposta tra quelle che ho ricevuto in questo periodo, accetto solo di stare qui dentro in questo momento - dice Iannone - In che modo lo scopriremo. La MotoGp è la mia vita, il mio mondo. Dobbiamo continuare a lottare per il nostro sport, non possiamo digerire quello che è accaduto. Ovviamente non sono uno che resta a casa a fare niente, ho bisogno di fare qualcosa, cercherò di dare più supporto possibile alle persone in questo mondo, la mia esperienza più importante l'ho fatta qui, dove ho trascorso la maggior parte del mio tempo, ho delle conoscenze che potrebbero essere utili, cercherò di trarne beneficio".
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