Dalla festa-presentazione di Madonna di Campiglio ai primi giri sulla 2023 nei test di Sepang. Poi le giornate in Portogallo e i primi, significativi lampi di una stagione che non può che ripartire da lui. Dal protagonista assoluto del 2022. Da quel Pecco cresciuto con e accanto a Valentino Rossi e diventato campione del Mondo. Da italiano su una moto italiana. La Ducati. E ora sull’orizzonte ecco arrivare Portimao, con il semaforo ormai quasi verde del primo Gp del Mondiale.
A proposito, Bagnaia, che sensazione prova a leggere accanto al suo nome: campione del mondo in carica? "Suona bene. Altro che se suona bene. E mi piace, mi dà motivazioni…".
Che inverno è stato, il suo, il primo inverno da numero uno della MotoGp? "Sincero? E’ stata una pausa molto più breve del solito, a causa dei tanti impegni che si sono accumulati dopo aver conquistato il titolo. Comunque adesso sono impaziente di cominciare. Sono carico".
Impaziente e con tanta voglia di concedersi subito il bis? "Mi piace pensare che la Ducati sarà ancora la moto da battere. E mi piace avere la voglia di riprovarci subito. Ok, sono e siamo consapevoli, che non sarà facile. Che ci aspetta un 2023 di grandi sfide, ma io ci credo e ho una voglia matta di ributtarmi nella bagarre".
È d’accordo con il concetto che il suo primo avversario l’avrà accanto nel box e si chiama Enea Bastianini? "Enea è forte e ciò che conta da subito è avere un ottimo rapporto e la convinzione che insieme potremo portare di nuovo lassù la nostra Desmo. Poi è chiaro che in pista la battaglia ci sarà sempre e comunque. Siamo piloti, no? Quindi…".
Bastianini, Marquez che torna, senza dimenticare Quartararo, giusto? "Io credo che nel motorsport sia importante riconoscere il valore degli altri. Lui è stato il primo a fermarsi a Valencia a farmi i complimenti, dopo che ho vinto il Mondiale. Con Fabio c’è enorme rispetto e questa è la cosa più giusta. Detto ciò, ovviamente, va sottolineato che Quartararo è un pilota forte. Come forti sono e saranno tanti dei miei avversari. Sarà una stagione molto bella, ne sono sicuro".
Torniamo sulla sua moto: bella storia quella di riaccendere il Mondiale con il numero uno in pista come ai vecchi tempi… "Vederlo sulla moto è davvero bellissimo. E come sapere non è stata una scelta facile. Poi… poi ha vinto l’orgoglio. Ha vinto la voglia di far vedere a tutti che nel 2022 sono stato il più forte".
E magari quel numero uno è anche un messaggio agli avversari? "Certo. Perché, no? Io farò di tutto per difenderlo e portarmelo ancora dietro. Mi aspetto un Mondiale bello, intenso e da protagonista".
Ha riportato la Ducati sul tetto del mondo: emozione doppia, forse tripla? "La Rossa è sempre stata il mio pallino. Il mio sogno. Tutto è iniziato la prima volta che ho sentito il rumore della frizione a secco della 996 di mio zio, Claudio. La Ducati fa parte di me e l’aver scritto insieme questa pagina di storia mi regala una sensazione indescrivibile".
Si è regalato un sogno, Pecco. Un sogno bello e vincente. Ma è già l’ora di pensare al bis. Scatta il 2023 della MotoGp e la Ducati, la sua Ducati è davvero la moto da battere.