Lunedì 25 Novembre 2024
RICCARDO GALLI
Sport

MotoGp Stiria, sangue freddo di Vinales e guizzo di Oliveira. Le pagelle

Promossi e bocciati della corsa sul circuito di Spielberg

Miguel Oliveira festeggia la vittoria del Gp di Stiria (Ansa)

Miguel Oliveira festeggia la vittoria del Gp di Stiria (Ansa)

Spielberg, 23 agosto 2020 - La paura di Vinales e il guizzo di Oliveira all’ultimo istante. Nel mezzo i calcoli in formato Mondiale di Dovizioso e la crisi della Yamaha che - a parte un Rossi, comunque piccolo piccolo - arranca e sembra lontanissima dalle sorprese della stagione: Ktm e Suzuki, oltre che alla Ducati. Queste le pagelle della MotoGp al Gran Premio di Stiria.

Maverick Vinales, 10. Ha fatto quello che noi umani non riusciamo neppure a immaginare. Scendere dalla moto a 200 all’ora, con i freni ormai schiantati, vale molto, ma molto, di più di aver vinto un Gp o guidare il Mondiale. Eroico.

Miguel Oliveira, 9. Che vittoria. La vittoria delle tenacia. Presa al fotofinish. Agguantata mentre Espargaro e Miller se le davano di santa ragione. Ha avuto fortuna? Certo, ma il portoghese era lì per un ‘carpe diem’ che quando passa lo devi sfruttare. E il primo successo in MotoGp lascia il segno. Sempre.

Jack Miller, 8,5. Subito protagonista. Come ormai gli accade da tempo. Inizia alla grandissima, ma sembra ancora più forte dopo la seconda partenza. E dire che questa volta aveva l’attenuante di un braccio e una spalla a mezzo servizio. Ora gli manca solo la vittoria da consegnare a Pramac.

Andrea Dovizioso, 8. In un week end iniziato male riesce a portarsi a casa il massimo che può. Dopo le qualifiche vederlo sul podio  sarebbe stata una follia, ma alla fine lo sfiora. La voglia di vincere il Mondiale è senza dubbio un detonatore micidiale.

Pol Espargaro, 7,5. Voto difficile. Molto difficile. Ha combattuto come un leone, ha sfruttato benissimo la crescita di una Ktm che si fa sempre più veloce, Gp dopo Gp. Poi all’ultimo giro soffre la pressione micidiale di Miller e all’ultima curva si rovina un trionfo meritato.

Joan Mir, 7,5. Gara da top driver. Grazie a una Suzuki che ha davvero già i numeri giusti per puntare al Mondiale. La bandiera rossa, lo stop alla gara, gli interrompe quella che sarebbe potuta essere una cavalcata  spettacolare. Peccato.

Valentino Rossi, 6. Porta la Yamaha nella migliore posizione della giornata. Magra, magrissima, consolazione per una gara che ha visto Vale sempre relegato nel secondo pacchetto dei piloti in pista. Il passo gara è convincente solo a tratti e questo gli impedisce di mirare a chissà quale posizione.

Fabio Quartararo, 5. Rimane in testa alla classifica mondiale, ma se non avesse vinto le prime due gare, oggi sarebbe nel gruppone dei piloti che vorrebbero chiudere in fretta questo 2020. Altra gara anonima. Irriconoscibile.

Franco Morbidelli, 4,5. E a proposito di piloti che sembrano solo la brutta copia di quelli visti all’inizio del Mondiale, Franco continua a soffrire ad essere assente e a non sfruttare più le potenzialità di una Yamaha che improvvisamente si è messa a balbettare.