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Milan, a San Siro la protesta dei tifosi (Ansa)
Milano, 21 marzo 2015 - Il giorno della presentazione da allenatore del Milan Pippo Inzaghi si era dato l'obiettivo di riportare i tifosi allo stadio per ricreare l'effetto bolgia di San Siro che aveva conosciuto da giocatore. Otto mesi dopo, con i rossoneri malinconicamente a metà classifica, l'obiettivo può dirsi definitivamente sfumato. Come annunciato alla vigilia dal tifo organizzato, la Curva sud è rimasta vuota per Milan-Cagliari. Ad animarla solo gli striscioni esposti in segno di protesta contro la gestione societaria degli ultimi anni.
"Game Over. Insert coin & #SaveAcMilan' si legge in uno di questi, come se il Milan fosse un videogioco finito male e servisse una moneta per iniziare una nuova avventura. Chiaro messaggio rivolto al presidente Silvio Berlusconi. La protesta dei tifosi al momento salva dunque la squadra e Pippo Inzaghi.
Sulla posizione del tecnico è intervenuto Adriano Galliani che ha negato l'esistenza di un sostituto di SuperPippo già designato per la prossima stagione: "Non c'è un dopo Inzaghi, il tecnico ha un contratto anche per l'anno prossimo ma sa benissimo che dobbiamo far bene in queste ultime partite - le parole dell'ad - La mia speranza è che Pippo possa far bene e possa andare avanti anche il prossimo anno, non ci sono accordi con altri allenatori. La speranza di tutti è far si che i risultati possano consentire a Pippo di ricominciare il prossimo luglio. Sappiamo tutti che è un campionato insufficiente, è già successo ma sono sicuro ci riprenderemo", ha detto ancora Galliani. "Mi dispiace per le proteste dei tifosi, ma ricordo sempre dove ha preso la squadra il presidente Berlusconi e dove l'ha portata a vincere 28 trofei. Io sono sicuro che ora è un periodo difficile, come anche per altre squadre, ma tutti stiamo lavorando per cercare di migliorare questa posizione".