MILANO, 24 dicembre 2016 - La Supercoppa vinta ieri a Doha è stato il ventinovesimo trofeo in 31 anni di storia di Berlusconi alla guida del Milan. Praticamente un successo all'anno con lui presidente. Eguagliato lo storico patron del Real Santiago Bernabeu, entrambi sono così i più vincenti della storia se si considerano i soli trofei ufficiali. La cessione della società a marzo, dunque, può essere più sereno, perché dopo cinque anni di digiuno Berlusconi è stato capace di riportare il Milan al successo, migliore punto di partenza per SES non avrebbe potuto esserci.
DA SACCHI A CAPELLO - Tutto iniziò il 26 febbraio del 1986 quando un cinquantenne Berlusconi decise di intraprendere questo viaggio salvando un Milan di fatto in crisi. Ci vollero due anni per ricostruire tecnicamente la squadra e il 5 maggio 1988 arrivò il primo scudetto. Decisiva la scelta di puntare sul rivoluzionario Sacchi, fautore di un gioco aggressivo e spettacolare. Poi, ad inizio anni '90 la sagace decisione di ingaggiare Fabio Capello al posto del tecnico di Fusignano attratto dalla Nazionale e limitato dallo stress, arrivarono 4 scudetti in fila e la Champions League con la straordinaria finale di Atene contro il Barcellona di Krujiff. Risultato eclatante con un successo per 4-0.
ZAC, ANCELOTTI E ALLEGRI - A fine anni novanta giunge invece un inaspettato scudetto con Zaccheroni, con cui il feeling non mai è stato eccezionale, da lì in poi qualche risultato deludente fino all'arrivo di Carlo Ancelotti che riporta il Milan sul tetto d'Europa due volte conquistando anche uno scudetto. Il 2007 sarà l'anno dell'ultimo trionfo europeo in Champions League, mentre in Italia arriverà il tricolore nel 2011 con l'attuale tecnico della Juve Allegri. Sfumato il titolo l'anno successivo con il gol fantasma di Muntari, il Milan resta cinque anni senza trofei – e tanti allenatore sostituiti - fino alla Supercoppa di ieri. In sostanza l'ultima coppa di Berlusconi ma anche la prima per SES che per ora ha solo un piede nel Milan fino al closing di marzo. Successo se vogliamo in parte condiviso e di cui i cinesi si faranno carico del premio alla squadra. Chissà se sarà il primo di una lunga serie di successi, anche se ripercorrere le orme di Silvio Berlusconi sarà difficile per chiunque. Il computo totale recita così: 8 scudetti, 7 Supercoppe Italiane, 5 Champions League, 5 Supercoppe Europee, 3 Mondiali per Club e 1 Coppa Italia.