Martedì 5 Novembre 2024
MATTIA TODISCO
Sport

Lukaku-Ibra, le due facce (sui muri) di Milano

Tra liti e graffiti, la città e il campionato si colorano della rivalità: l’interista è l’uomo del sorpasso, il rossonero vuole il riscatto dopo Spezia

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di Mattia Todisco

Il giorno dopo aver dominato la partita contro la Lazio, Romelu Lukaku ha dovuto fare un passo indietro. All’ultimo derby di Milano, quello in cui più della qualificazione dell’Inter alle semifinali di Coppa Italia ha fatto notizia lo scontro con Ibrahimovic nel finale del primo tempo. Mezz’ora di colloquio in videoconferenza con la Procura Federale è servita per chiarire l’accaduto visto dalla posizione del belga, che ha confermato di aver reagito in maniera molto veemente perché toccato negli affetti più cari (la madre) dalle parole dell’avversario. Improbabile, quasi impossibile che le decisioni della giustizia sportiva possano avere effetti prima della stracittadina di domenica prossima. In ogni caso la sensazione è che per entrambi i protagonisti in negativo della vicenda possa arrivare al massimo un’ammenda. È quel che si augura l’Inter, nonché il giocatore, tornato a livelli devastanti dopo aver attraversato un periodo "opaco" (Conte dixit). Potendo sfruttare le praterie lasciate alle proprie spalle dal terzetto difensivo biancoceleste, il centravanti ha dato sfogo alla sua prepotenza fisica. La progressione sul terzo gol nerazzurro di domenica scorsa, siglato a porta vuota da Martinez, è uno spot delle sue qualità e un messaggio agli avversari: se ci affrontate a viso aperto, questa è la conseguenza. Con prima e seconda forza del campionato sul terreno di gioco, domenica prossima, lo scontro a viso aperto è una possibilità concreta. Lukaku, che al momento conta quattro reti e tre vittorie in quattro confronti col Diavolo, sta affilando le armi. Sarà un altro derby nel vuoto del Meazza.

Come nelle ultime due stracittadine, non ci sarà Steven Zhang. Del presidente nerazzurro si sono perse le tracce dopo il viaggio in Cina dello scorso ottobre. Ragioni politiche lo tengono lontano da Milano, ma se la trattativa con Bc Partners dovesse andare a buon fine il giovane presidente potrebbe anche non vedersi più dalle parti di via della Liberazione.