Venerdì 16 Agosto 2024
GIANMARIO BONZI
Sport

Lollo all’ultimo assalto, il gelo per Fontana

Francesca cerca un altro podio nella mass start (ore 10). Il n.1 della federazione Gios: "Da Arianna accuse inaccettabili, ma ci incontreremo"

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di Gianmario Bonzi

Aggrappati a Lollo. La 31enne pattinatrice di Frascati ha aperto le danze sabato 5 febbraio regalando all’Italia la prima medaglia ai Giochi di Pechino 2022, un argento da leggenda nei 5.000 m di speed skating, e sempre Francesca (nella notte si è disputato il Team Event di sci alpino) rappresenta oggi l’ultimo appiglio per rimpinguare un bottino già sontuoso, secondo (numericamente) solo ai 20 podi di Lillehammer 1994. Anche se là gli ori furono 7 (un risultato forse mai più raggiungibile).

Il bilancio azzurro è favoloso se valutato relativamente ad aspettative e passato nostrano, sono mancati all’appello i possibili titoli di sci alpino e snowboard cross, ma se allarghiamo il discorso a una scala più ampia, l’Italia non è (e non è mai stata, lo dice la storia) una delle principali potenze mondiali degli sport invernali, basta guardare il medagliere complessivo, a differenza di quanto accade ai Giochi Estivi. Le solite sospette, Norvegia e Germania, ma anche Olanda (pur con due soli sport di riferimento), Stati Uniti, Russia, Austria Svizzera, persino Cina, appartengono a un’altra elite.

Vero, gli azzurri sono stati capaci di andare a medaglia in 8 discipline diverse (record), appaiono cresciuti nel freestyle (si può sognare nello ski cross in ottica 2026, dove entrerà nel programma anche lo sci alpinismo, a noi molto favorevole), ma restiamo tremendamente indietro nelle discipline da budello (slittino a parte e solo nel singolo maschile), tutto sommato nello stesso freestyle, a oggi, e anche nello speed skating, nonostante le imprese di Lollobrigida e Ghiotto, perché non bisogna dimenticare come gli ultimi due sport citati siano quelli che hanno in calendario più eventi da medaglia e l’Italia è competitiva solo in poche gare.

Pellegrino a parte, poi, c’è da rifondare completamente il glorioso fondo italiano, mentre urgono ricambi nello sci alpino maschile, a secco di medaglie per la seconda edizione consecutiva. E in quattro anni miracoli non se ne possono fare. Ciò detto, oggi Francesca Lollobrigida – che sarà poi nostra portabandiera nella cerimonia finale di domani – è tra le favorite della Mass Start femminile, gara lunga, spesso tattica, ricca di contatti e colpi di scena: fu quarta quattro anni fa, ma si presenta sul ghiaccio molto più forte, esperta e convinta rispetto al 2018. Se Schouten appare ingiocabile, per il podio si può fare eccome e sarà importante tenere la scia dell’olandese fin dalle prime battute.

Intanto Andrea Gios, presidente Fisg, è tornato sulla querelle Fontana con parole chiare: "Arianna è un patrimonio del nostro sport e non vogliamo dilapidarlo. L’incontro si farà, non c’è chiusura da parte mia. Se ha bisogno di andare all’estero, saremo i primi a cercare una squadra che la ospiti. Ma se il nodo è la questione del marito che deve diventare l’allenatore della Nazionale, non possiamo accettarlo. E’ il miglior allenatore per lei, ma non crediamo che Lobello sia la figura giusta per tutta la squadra, questo è l’unico punto inderogabile perché ho altri 18 atleti da allenare e sono il nostro patrimonio e aiutano Arianna ad allenarsi al meglio. La sua uscita con l’accusa del compagno che avrebbe cercato di farla cadere in allenamento è inaccettabile". Amen.