Milano, 27 febbraio 2021 - Due pesi massimi, sia per dimensioni fisiche che valore sportivo, a confronto. Non sul campo, dato che LeBron James e Zlatan Ibrahimovic sono mostri sacri di discipline differenti, ma fuori. Il motivo? Tutto nasce da un pensiero dello svedese nei confronti del fenomeno dei Los Angeles Lakers: "Non mi piace quando le persone con un certo status parlano di politica. Limitati a fare quello in cui sei bravo, meglio tenersi lontani da certi argomenti". Dichiarazione che evidentemente non è passata inosservata agli occhi di King James, che non ha perso tempo, replicando all'attaccante del Milan dopo la vittoria ai danni dei Portland Trail Blazers.
Lebron al contrattacco
"Non era stato lui, quando era tornato in patria nel 2018, a dire che sentiva un certo tipo di razzismo in campo solo perché il suo cognome era diverso da quello degli altri? Era lui, giusto? - ha chiesto ironicamente LeBron, senza però mai nominare Ibrahimovic - Per quanto mi riguarda, non c’è modo che io stia zitto di fronte alle ingiustizie e mi limiti a parlare di sport. Sono parte della mia comunità e ho oltre 300 ragazzi nelle mie scuole che hanno bisogno di una voce e io sono la loro voce - ha spiegato il 23 ex Cleveland e Miami - Sono la persona sbagliata da criticare su questo campo perché ho una mente ‘molto educata’ e ho fatto i compiti…Mi occuperò sempre di temi come l'uguaglianza, la giustizia sociale, il razzismo, l'assistenza medica e il diritto al voto. So quanto è potente la mia voce e la 'piattaforma' da cui parlo, e la userò sempre per occuparmi di certe cose, nella mia comunità, nel mio paese e in tutto il mondo".
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