di Ilaria Checchi
"Sappiamo quello che abbiamo fatto lo scorso anno. Lo difenderemo fino all’ultima goccia di sudore che possiamo versare in campo".
La promessa di Sandro Tonali suona come un chiaro messaggio alla capolista Napoli: la corsa allo scudetto è ancora aperta e il Milan, sul campo della Salernitana, lo ha dimostrato. 83 minuti di marca rossonera hanno confezionato uno 0-2 fatto di compattezza e personalità, macchiato poi nel finale dall’acuto di Bonazzoli che ha reso gli ultimi minuti del match all’Arechi frenetici: il Diavolo si è portato a casa tre punti fondamentali trascinandosi dal 2022, però, degli aspetti negativi su cui Pioli dovrà lavorare.
Prima di tutto, l’eccessiva mole di occasioni gol create e non sfruttate, con Giroud reo di aver sprecato almeno 5 chiare chances, e in secondo luogo alcune disattenzioni che potevano costare caro, vedi il gol incassato da Bonazzoli, lasciato libero di colpire sia da Saelemaekers che da Kalulu. Le certezze, che rappresentano un continuum con la passata stagione, sono tutte nelle prestazioni di Leao e Tonali: il portoghese, al centro dell’intricato caso relativo al suo rinnovo contrattuale ("E’ sempre stato al centro del progetto, non pensa al mercato. E’ un giocatore del Milan e vuole restare con noi, ce lo dobbiamo solo tenere stretto e volergli bene" la rassicurazione di Tonali), è tornato dal Mondiale con la stessa condizione capace di trascinare i rossoneri alla vittoria. Dopo 10 minuti è stata sua la rete che ha aperto le danze grazie all’assist servito dal numero 8 e festeggiato mimando il gesto del lustrascarpe, mentre cinque minuti dopo è stato l’ex Brescia (squadra con cui aveva già punito i granata) a sfruttare l’imbeccata di Brahim Diaz per scaricare alle spalle del neo arrivato Ochoa (il migliore in campo tra i suoi) il gol del raddoppio.
La Salernitana, dopo un avvio grintoso, si è fatta sopraffare dalla maggiore qualità ospite presentandosi dalle parti di Tatarusanu con Dia e Piatek senza però trovare fortuna, complice anche un Tomori provvidenziale. Nella ripresa il Diavolo avrebbe potuto chiudere i conti con lo 0-3 siglato da Diaz, ma lo spagnolo, deviando la conclusione sicura di Tomori, si è visto annullare il gol per fuorigioco, decisione presa da Fourneau dopo il check al VAR: durante il match il fischietto è stato richiamato anche per modificare l’iniziale cartellino rosso sventolato a Bradaric per fallo su Kalulu in una semplice ammonizione.
Pioli ha poi dato spazio (oltre che a Gabbia al posto di capitan Calabria, tornato in campo dopo 95 giorni di assenza) a De Ketelaere per Diaz e il belga ha sfiorato il tris in più di un’occasione, con Leao pronto a servirlo con generosità. I cambi effettuati da Nicola, privo di Mazzocchi, Candreva e Maggiore, non hanno sortito gli effetti sperati: tra tre giorni si torna in campo e il Diavolo attende a San Siro la Roma, un’altra sfida da non poter fallire.