Roma 19 marzo 2023 - La decide Zaccagni con una conclusione a giro perfetta su cui Rui Patricio non può nulla. Così, proprio come nel derby di andata, Sarri si impone su Mourinho per 1-0. Una Roma che paga tremendamente il cartellino rosso giustamente sventolato nei confronti di Ibanez al 32' del primo tempo. Lazio dunque che si lancia al secondo posto in attesa di conoscere il risultato del derby di Italia tra Inter e Juventus. Roma che invece passerà la sosta Nazionali fuori dalla zona Champions e paga con due pesantissime sconfitte le due giornate di squalifica del proprio tecnico.
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Primo Tempo
Formazioni in campo: Hysaj è della partita fin dal primo minuto. L'albanese era in dubbio per un problema fisico, ma non è voluto mancare al derby. Solo panchina, almeno inizialmente, per Lazzari. In panchina per Sarri c'è anche Immobile, che però non scenderà in campo. Il capitano biancoceleste non è ancora recuperato, ma non ha voluto far mancare il proprio sostegno ai compagni. Nei giallorossi invece non ce la fa Matic, al suo posto c'è Wijnaldum nel duo in mediana a fianco di Cristante. Altra sorpresa nella formazione di José Mourinho, che proprio come ad Anoeta, sia affida a Belotti in avanti, solo panchina invece per Abraham.
In avvio di incontro le due squadre si studiano. C'è tensione, come giusto che sia, non solo è il derby, ma in palio c'è una fetta importante di prossima stagione. I giocatori in campo sono molto consapevoli della posta in palio e giustamente prendono tutte le precauzioni del caso. Questo spiega perché nel primo quarto d'ora il match sia così avaro di emozioni. La Lazio detiene il predominio territoriali e gestisce il possesso, ma non trova spazi nella retroguardia giallorossa. L'unica azione degna di nota nel primo quarto d'ora è il cartellino giallo rimediato da Ibanez per un intervento a metà campo ai danni di Felipe Anderson.
Il primo squillo della partita è di marca romanista. La formazione, guidata oggi da Salvatore Foti in panchina, supera la linea di pressione laziale e riesce a servire in profondità Belotti. L'attaccante fa da sponda per l'inserimento dei centrocampisti. WIjnaldum controlla e calcia forte verso la porta, ma il pallone finisce alto sopra la traversa. Al 17' è la prima occasione da gol del derby. La formazione di Sarri però risponde subito. Serpentina di Zaccagni sulla sinistra, che crea la superiorità numerica. L'esterno ex Hellas Verona serve in area Felipe Anderson, che riesce molto bene a controllare il pallone, girarsi, evitare un difensore e calciare: la conclusione però è debole, con Rui Patricio che blocca la sfera rasoterra sulla sua destra.
Le prime due scariche di adrenalina danno un po' vita al match. Al 23' ci riprovano i giallorossi sugli sviluppi di un calcio di punzione centrale vicino al cerchio di centrocampo. Il lancio di Pellegrini viene respinto, ma sul pallone vagante si getta Dybala che calcia di destro forte, conclusione respinta. Sul pallone che si impenna ci prova di testa Belotti, ma la sfera si accomoda docile tra le braccia di Provedel. Pochi minuti dopo la risposta della Lazio. Minuto 29', ancora Zaccagni che da solo prende il pallone sulla sinistra, poi si accentra e calcia a giro verso la porta. Rui Patricio ancora una volta è attento e in tuffo blocca il pallone sulla sua destra.
Il derby vive il primo vero scossone al 32'. Ingenuità di Ibanez che controlla male il pallone, nel tentativo di recuperarlo però commette un pasticcio, atterrando Sergej Milinkovic-Savic, intervenuto in anticipo rispetto al difensore giallorosso. Il brasiliano stende il capitano della Lazio e Massa non può esimersi dal mostrare al giocatore della Roma il secondo giallo e il conseguente cartellino rosso. Roma dunque che dovrà affrontare i restanti 58 minuti più recuperi vari in inferiorità numerica dieci contro undici.
L'uomo in più galvanizza i biancocelesti che iniziano ad occupare insistentemente la metà campo della Roma, non c'è però un vero affondo capace di mettere seriamente in difficoltà Rui Patricio. Ci prova prima Milinkovic-Savic con una conclusione larga, poi Felipe Anderson con un pressing che mette in difficoltà la difesa giallorossa, ma non riesce poi a concludere verso la porta.
Gli animi sono caldi e le due panchine non sono immuni dall'atmosfera elettrica dell'Olimpico. Al 43' Pedro fa scattare il nervosismo della panchina giallorossa provocando il preparatore dei portieri Nuno Santos, che cerca il confronto a muso duro con lo spagnolo. L'atteggiamento del preparatore della Roma, provoca la reazione dello staff laziale, con molti effettivi che si spostano verso la panchina romanista. L'arbitro riesce a far rientrare ognuno nella propria zona di competenza. A pagarne le conseguenze sono Marco Ianni, preparatore atletico della Lazio, e Nuno Santos, preparatore dei portieri della Roma, entrambi espulsi dal direttore di gara.
L'episodio che conclude il primo tempo vede ancora Pedro come protagonista, stavolta in positivo. Lo spagnolo infatti raccoglie il pallone dai venti metri e calcia forte verso la porta. Si immola Smalling che riesce a respingere la conclusione violenta dell'attaccante biancoceleste. Dopo 3' di recupero si conclude dunque il primo tempo, il risultato resiste sullo 0-0, ma la Lazio potrà godere di tutto il secondo tempo in superiorità numerica, vista l'espulsione di Roger Ibanez al 32'.
Secondo Tempo
In avvio di secondo tempo Mourinho si gioca il primo cambio dell'incontro. Una sostituzione prettamente difensiva con Llorente che prende il posto di Dybala. Roma che aggiunge dunque un difensore, sacrificando il suo fantasista argentino. Nei primi minuti la Lazio prova ad accerchiare la retroguardia dromanista, facendo valere l'uomo in più, ma non trova spiragli per affondare il colpo. I giallorossi sono molti attenti e provano a sfruttare ogni disattenzione dei laziali per ribaltare il fronte d'attacco e rendersi pericolosi vicino a Provedel.
Il baricentro molto basso della formazione giallorossa concede però spazio per le conclusioni da fuori area. Al 54' Luis Alberto non si fa pregare due volte: legge la retroguardia bassa della Roma e calcia forte dai venti metri, trovando la pronta risposta di Rui Patricio che in tuffo devia il pallone sopra la traversa. È fin qui la miglior occasione da gol della partita. Lo spagnolo però è ispirato e ci riprova in altre due occasioni: prima al 57' poi al 58'. Il primo tentativo finisce largo sulla sinistra di Rui Patricio, con il portiere portoghese che controlla la sfera depositarsi innocua sul fondo. La seconda conclusione invece è rasoterra e potente, murato da Mancini che si distende, evitando guai per la propria squadra.
Le giocate di Luis Alberto infondono coraggio ai propri compagni, che al 62' vanno due volte vicinissimi al vantaggio. Prima con l'inserimento perfetto di Pedro sulla destra, che stacca il difensore e da posizione molto defilata cerca il tocco sotto a superare Rui Patricio, che però respinge in calcio d'angolo. Sul successivo calcio d'angolo cross affilato dei giocatori biancocelesti, le deviazioni di Cristante e Smalling liberano Felipe Anderson a tu per tu contro il portiere giallorosso, ma il portoghese è protagonista di una parata eccezionale con il braccio sinistro, restando in piedi. Azione che viene però vanificata dal fuorigioco fischiato erroneamente al brasiliano della Roma.
Ma queste due azioni sono il preludio al gol della Lazio. Felipe Anderson serve Zaccagni che taglia alle spalle dei difensori, trovandosi ben posizionato in area per il tiro. La conclusione dell'italiano a giro rasoterra è perfetta. Il pallone bacia la base del palo e supera l'incolpevole Rui Patricio, che deve alzare bandiera bianca. Al 65' è dunque uno a zero per i biancocelesti, con Zaccagni che festeggia il primo gol in un derby, il nono in campionato, facendo così esplodere i tifosi di fede laziale.
Il gol fa cambiare le carte ub tavola a Mourinho, che sostituisce un esausto Belotti con Tammy Abraham. Roma che non ci sta e il minuto seguente si riversa in attacco, trovando anche il pareggio, giustamente annullato per fuorigioco dal VAR. Cross dalla trequarti sul lato sinistro che trova Mancini in area. Stacco perentorio del centrale giallorosso, che costringe Provedel ad una parata super. Sulla ribattuta il primo ad arrivare sul pallone è Smalling, che lo rimette al centro dell'area piccola. Ci arriva Casale, che però col ginocchio la devia nella propria porta. Dopo pochi istanti di check al VAR però Massa annulla il gol, per il fuorigioco di Smalling, che al momento del colpo di testa del proprio compagno di reparto è ampiamente oltre la linea dell'ultimo difensore.
La partita si apre. Il gol subito costringe la Roma ad attaccare e questo crea spazi invitanti per le ripartenze biancocelesti. Sei minuti dopo l'ammonizione di Cristante al 71', Spinazzola va vicinissimo al pareggio. Tiro-cross di destro velenosissimo che costringe Provedel a una parata superlativa. Poi due minuti più tardi ancora la Roma dalla distanza, con Pellegrini che calcia dopo la sponda di Abraham, ma il pallone termina sul fondo.
La Lazio prova a gestire il ritmo partita e a soffocare le residue speranze della Roma. Per farlo Sarri sostituisce Zaccagni e Pedro con Cancellieri e Basic. Dall'altra parte invece cambi molto più offensivi per Foti che getta nella mischia El Shaarawy e Solbakken al posto di Llorente e Pellegrini.
l finale è nervosissimo. I giallorossi si riversano in attacco, mentre i biancocelesti fanno di tutto per fermare l'ultimo disperato assalto romanista. Piovono cartellini gialli: due per la Lazio verso Cancellieri e Basic, mentre nei giallorossi viene ammonito Mancini. Nei sei minuti di recupero la formazione giallorossa attacca con orgoglio e generosità, ma il pallone non riesce mai ad essere pericoloso nelle vicinanze di Provedel. A incontro finito ancora scintille in campo con Massa che sventola due cartellini rossi a gara conclusa.
Finisce dunque 1-0, con la Lazio che si lancia al secondo posto, mentre la Roma resta momentaneamente fuori dalla zona Champions League. Biancocelesti che per la prima volta da 11 anni a questa parte, vincono per due volte nella stessa stagione il derby. L'ultima volta ci riuscì Edy Reja, oggi è il trionfo di Sarri.