Venerdì 22 Novembre 2024
LEO TURRINI
Sport

La nuova Ferrari si chiamerà SF 23: la vera sfida sarà l’affidabilità del motore

Intanto è "nata" la nuova Sauber, ultima griffata Alfa Romeo: livrea aggressiva tutta in rosso e nero

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SF23. Si chiama così la nuova Ferrari, attesa al debutto sotto i riflettori il 14 febbraio prossimo. Certamente il nome della monoposto non evoca un grande sforzo di fantasia, ma del resto non è mai stata una etichetta a determinare i I risultati in pista. Inoltre, volendo scherzare un po’, quella sigla, appunto SF, potrebbe valere per… sarà formidabile, sarà favolosa, sarà fantastica, sarà fenomenale. Chissà.

Presentazione Ferrari 2023 SF-23: il live da Maranello

IL TARGET. La cosa importante, aspettando ovviamente la risposta dei cronometri, è che i tecnici a Maranello sono certi di avere risolto il problema che nella passata stagione ha drasticamente penalizzato le ambizioni di Leclerc e del compagno di squadra Sainz. Mi riferisco, come i miei quattro lettori possono facilmente immaginare, alla fragilità del motore. I test al banco hanno offerto agli ingegneri ferraristi la ragionevole consapevolezza che non si riproporranno i limiti di affidabilità così pesantemente sperimentati nel 2022 (e presumibilmente costati il posto, insieme agli errori di strategia durante le gare, al povero Mattia Binotto).

IN PISTA. Fred Vasseur, il capo francese del reparto corse del Cavallino, intende portare subito sull’asfalto la SF (sarà fantastica?) 23. I regolamenti consentono ai team di realizzare un video promozionale con la nuova macchina: cento chilometri, non di più.

IL REGALO. Sarebbe un dono graditissimo a quegli iscritti ai Ferrari Club che la Scuderia ha pensato bene di invitare alla cerimonia, che segna, simbolicamente, anche il superamento delle restrizioni Covid. Staremo a vedere.

L’ALFA. Intanto ieri in Svizzera è stata svelata ai fans la C43, la monoposto con la quale la Sauber sponsorizzata Alfa Romeo e motorizzata Ferrari parteciperà al mondiale 2023. Livrea… milanista, cioè rossonera, con visibili modifiche al retrotreno rispetto ad un anno fa.

Confermati al volante il finnico Bottas e il cinese Zhou, a fine stagione Sauber saluterà Alfa: la squadra elvetica entrerà nell’orbita Audi, di cui sarà l’espressione in F1 dal 2026.