La tendenza dell’estate 2022 sembra ormai assodata: prendere a parametro zero (Pogba e Di Maria, prossimi all’annuncio) e vendere i big per fare la rivoluzione. La moda è dettata dalla Juve, smaniosa come non mai di riprendersi il ruolo di grande protagonista per lo meno tra i nostri confini. Dovendo però fare i conti con paletti di bilancio non proprio esili.
La chiave per smuovere ulteriori, grandi fronti di mercato in bianconero è Matthijs De Ligt, giocatore su cui si è puntato molto nell’estate del 2019 e che ha mantenuto solo in parte le enormi aspettative: si può dire che solo nell’ultimo anno si sia mostrato un leader fatto e finito.
Proprio questo ne fa un obiettivo di mercato caldissimo per le grandi d’Europa e in particolare della Premier: Chelsea e City in testa. L’olandesone volante ha nel contratto una clausola di 120 milioni, e la Juve vorrebbe riscuoterli tutti per dare sfogo alle operazioni che ha in mente.
Più probabile, però, che si vada a un rinnovo – il giocatore è sotto contratto fino al 2024 – potendo poi chiedere alle pretendenti una cifra appena inferiore con una clausola corretta al ribasso.
Con questo tesoro, non lontano dai 100 milioni, la Juve potrebbe dare l’assalto immediato a Kostic dell’Eintracht (ne servono 15), a Koulibaly (il Napoli ne chiede 30) e a Zaniolo della Roma (non parte per meno di 60). I conti tornerebbero eccome, e la Juve si ritroverebbe con due talenti in più in una rosa che già con Pogba e Di Maria registrerà un salto di qualità e personalità notevoli.
Lo scacchiere bianconero deve comporsi però piuttosto in fretta perché Allegri sa bene che avere la rosa completa da subito è decisivo in una squadra che riparte con tante novità e che necessiterà quindi di un rodaggio maggiore. Non è segreto che l’Inter di Conte vinse lo scudetto al secondo anno della rivoluzione targata Zhang, e che anche il Milan ha trionfato sapendo aspettare. Proprio quello che la Juve non può più permettersi di fare.
p.g.