Venerdì 20 Dicembre 2024
DORIANO RABOTTI
Sport

Italia-Slovenia, la rivincita vale un mondo

Alle 21 azzurri in semifinale, un anno fa la stessa partita assegnò il titolo continentale agli azzurri. De Giorgi: "Non vale, è un’altra storia"

di Doriano Rabotti

Gli azzurri arriveranno puntuali, nonostante tutto, di questo siamo sicuri. Nonostante il cambio dell’orario della loro semifinale, varato nella notte subito dopo la semifinale della Polonia che si è scelta il palinsesto alle 18 di oggi, per sfidare il Brasile. E quindi Italia-Slovenia è stata spostata alle 21 (dirette Rai Due e Skysport Action). Piccoli vantaggi riservati ai paesi ospitanti, è sempre capitato, quindi nessuno scandalo. E nessun alibi.

Arriveranno puntuali, i ragazzi di De Giorgi, nonostante le due ore e passa trascorse a bordo dell’aereo dopo essere atterrati giovedì a Katowice, causa maltempo e fulmini assortiti. Arriveranno puntuali come hanno fatto l’anno scorso, quando la sfida contro la Slovenia valeva per la finale dell’Europeo che l’Italia vinse a sorpresa col nuovo gruppo rinnovato, primo impegno della gestione di Fefè. Impegno che il ct invita a dimenticare subito: "Se pensassimo che quello fatto un anno fa possa portarci qualche vantaggio allora commetteremmo un grosso errore".

Giustissimo. Un mese prima di incontrarci nei quarti mondiali, la Francia ci aveva spazzolato nella Nations League, e guarda come è andata poche settimane dopo, quindi...

Italia-Slovenia è una rivincita, ma è una partita molto più difficile di quella che avviò nel modo migliore il ciclo post-olimpico. Perché gli sloveni, che allora erano guidati dall’italiano Giuliani, oggi dal romeno Cretu, sono squadra rognosissima, tecnicamente dotata, pazzesca in difesa, esperta il giusto, e che ci conosce alla perfezione perché quasi tutti i titolari hanno giocato o giocano nella nostra Superlega. Pensare di aver già un piede in finale perché hanno battuto una delle due favorite per il titolo (l’altra è la Polonia) sarebbe l’errore peggiore da fare, per Giannelli e compagni.

Il capitano azzurro lo sa benissimo: "Ci sono rimasti solo due giorni di gare, ma il cammino è paradossalmente ancora lungo. La finale dello scorso anno fa parte del passato e non conta più, sarebbe troppo facile. Non partiremo 1-0 solo perché lo scorso anno li abbiamo battuti. Dopo tanta fatica siamo arrivati qui a giocarci la nostra partita, ma dovremo farlo con la leggerezza e consapevolezza di chi pratica lo sport che ama divertendosi. Noi proveremo a fare tutto questo cercando di regalare tante emozioni a chi ci segue, come sempre faremo del nostro meglio".

L’altra semifinale, tra Polonia e Brasile, si giocherà alle 18. Le finali domani alle 18 (3°-4– posto) e alle 21 per il titolo iridato. La Polonia cerca un tris consecutivo riuscito solo agli azzurri e al Brasile.