Chiellini e Buffon (Alive)
Haifa, 5 settembre 2016 - Va bene, abbiamo scherzato contro la Francia, magari qualcuno era ancora in vacanza, svogliato, indietro fisicamente, privo di motivazioni. Mettetela come volete, ma stasera i tempi dei giochi sono finiti, e l’Italia di Ventura si trova a dover fare sul serio.
Per la prima volta, il nuovo ct è chiamato a una prova ufficiale dopo l’amichevole di giovedì scorso, che ha lasciato parecchi dubbi nella testa dell’allenatore e degli italiani. E non solo per il risultato (sconfitta 3-1), ma anche per una generale mancanza di attenzione che sotto la guida di Conte non si sarebbe mai vista. Sopratutto in difesa. Già, la difesa, la forza degli azzurri: se trema, sono guai.
Ma stasera in Israele (diretta ora 20.45 su Rai 1) torna Bonucci, quindi la BBC con Barzagli e Chiellini, e scusate se è poco. La presenza del centrale della Juventus è fondamentale, e dopo aver saltato la Francia per motivi familiari (il figlio Matteo ha problemi di salute), ha deciso di aggregarsi al gruppo per questa prima partita dell’era Ventura. Perchè ora non si può più sbagliare, il cammino per i mondiali in Russia del 2018 parte dall’infuocato stadio di Haifa (sarà tutto esaurito con un pubblico caldissimo) e l’Italia non può premttersi passi falsi: il girone non è difficilissimo, ma la presenza della Spagna riduce il margine di errore degli azzurri nelle altre partite.
Un esordio in salita, per Ventura, che deve fare anche a meno di Belotti, tornato a casa per un risentimento muscolare, ma che mantiene la calma dall’alto dei suoi 68 anni, di cui la metà passati sulle panchine di mezza Italia, per ultima quella del Torino: «Non sono preoccupato dalla sconfitta con la Francia: quella era un’amichevole di lusso, questa contro Israele è una partita in cui conta il risultato più che la bellezza. E ovviamente spero sia diverso da quello di Bari». Insomma, niente paura, niente drammi per una sconfitta in amichevole, ma calma.
Ne avrà bisogno, di calma, l’Italia, che arriva da due anni sempre al massimo, con Conte che ha spinto tutti i suoi uomini oltre il limite. Un paragone scomodo per Ventura? «Non voglio più parlare dell’Europeo, basta. Comincia una nuova strada e da questo momento non farò più paragoni, non cercherò di copiare Conte» la risposta del genovese, che tradisce anche un pochino di nervosismo, nel ricevere un’eredità pesante come quella dell’attuale tecnico del Chelsea.
Ma Ventura è Ventura, e stasera lo deve dimostrare, dopo una settimana esatta di lavoro con la nazionale. Certo, che lo faccia con lo stesso modulo tattico di Conte, fa sorridere, ma il ct ha sempre utilizzato il 3-5-2, e quindi guai a parlare di imitazione, ma piuttosto di segnale di continuità. Tanto che persino Buffon incorona il suo nuovo comandante: «Ventura è l’uomo giusto al momento giusto, la sua storia parla per lui». Parla la storia, mentre oggi alle 20.45 parla il campo che è l’unica cosa che conta. La Francia il passato, Israele il presente, la Russia il futuro. La ricreazione è finita.
Israele-Italia probabili formazioni
Italia (3-5-2): 1 Buffon, 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 6 Candreva, 13 Bonaventura, 10 Verratti, 8 Parolo, 14 Antonelli, 17 Eder, 9 Pellè. (12 Donnarumma, 13 Marchetti, 2 De Sciglio, 4 Astori, 5 Ogbonna, 18 Montolivo; 25 Rugani, 21 Bernardeschi, 24 Florenzi, 20 Belotti, 22 Gabbiadini, 11 Immobile, 23 Pavoletti). All.: Ventura.
Israele (4-3-3): Goresh; Ben Biton; Tibi; Tsedek; Davidzada; Biton; Kayal; Atzili; Gulasa; Hemed; Zahavi. (Harush; Kleiman; Gershon; Dasa; Natcho; Einbinder; Yeni; Kahat; Mugrabi; Siyef; Ben Haim; Dabur. All.: Levy
Arbitro: Sergei Korasev (Russia)