Nuova Delhi, 25 marzo 2024 - Ancora una medaglia per Irma Testa e stavolta è del metallo più prezioso. La boxeuse italiana a 25 anni ha vinto i mondiali di pugilato 2023 nei pesi piuma superando in finale la kazaka Ibraginova.
Una predestinata, Irma. La stoffa c'era già a 12 anni, quando muoveva i suoi primi passi sul ring seguendo le orme della sorella Lucia. Lo faceva nella sua terra - la stessa di Patrizio Oliva, Clemente Russo, Carmine Tommasone, Vincenzo Mangiacapre, da Carlo De Novellis e Vincenzo La Femmina - allenata da Lucio Zurlo della Boxe Vesuviana di Torre Annunziata, la città dove è nata nata il 28 dicembre 1997.
Testa è campana e dei campani ha la 'cazzimma', sportivamente parlando. Quella determinazione senza la quale campioni non si diventa. Ma le sue doti sono anche l'agilità e la leggerezza, che le sono valse il soprannome di 'Butterfly', farfalla.
Nelle Fiamme Oro dal 2015, nel 2016 è la prima pugile italiana a partecipare a un'olimpiade. A Rio de Janerio è sconfitta ai quarti dalla campionessa mondiale e futura campionessa olimpica dei pesi leggeri Estelle Mossely. Irma aveva già vinto un Mondiale Junior, uno Youth e un argento ai Giochi Olimpici Giovanili. E' un personaggio e anche il cinema mette gli occhi su di lei: così due anni dopo diventa la protagonista di un docufilm, 'Butterfly' appunto, diretto da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman e presentato in concorso alla Festa del Cinema di Roma nella sezione 'Alice nella Citta'.
Ma la sua ascesa non è finita, nel 2019 Irma Testa vince gli Europei nei 57 Kg, nel 2021 a Tokyo la prima storica medaglia per la boxe italiana femminile. Oggi il gradino più alto. Al collo c'è la medaglia d'oro mondiale, che onora la tradizione inaugurata da Stefania Bianchini e proseguita da Simona Galassi.