di Mattia Todisco
È il mercato dei difensori, persino quando si lavora alle operazioni meno onerose. Come per Zinho Vanhesuden, centrale belga del ‘99, ceduto ieri dall’Inter al AZ, in Olanda, dopo l’incontro decisivo con gli agenti del giocatore. Mosse che guardano al futuro, che poco smuovono in una rosa nella quale i passi determinanti riguarderanno soprattutto due nomi: Milan Skriniar e Gleison Bremer. Apparentemente la società sta lavorando su binari distinti. Ieri l’agente Paolo Busardò, che fa da intermediario, ha parlato di nuovo con il ds granata Vagnati per provare a convincere il Torino a scendere dalla richiesta di 40 milioni di euro. A gennaio, per una clausola contrattuale, Bremer sarà libero a 15 e l’Inter non sembra disposta ad andare oltre il doppio di quella cifra considerando anche i possibili bonus e la contropartita Casadei, molto gradita al Toro purché ci sia un riconoscimento per il lavoro di Juric.
In soldoni: dato che l’Inter non vuole lasciar partire il ragazzo a titolo definitivo si lavora su riscatto e controriscatto. Ultimo ma non ultimo nodo, la formula. Se i granata dovessero accettare il prestito oneroso con obbligo di riscatto permetterebbero ai nerazzurri di gravare maggiormente sul bilancio successivo, non dovendo così attendere la cascata di milioni dal Psg per Skriniar. Un’ondata che non è ancora arrivata. I francesi sono fermi a 60 milioni, da viale della Liberazione è partita una richiesta da 80 ed è forte la volontà di non scendere sotto i 70. Il presidente Steven Zhang ha bisogno di avere a bilancio un attivo importante in un esercizio che si chiuderà al 30 giugno 2023. Se anche Skriniar non dovesse essere ceduto in questa finesta trasferimenti ce ne sarebbe un’altra in inverno, più le settimane appena successive alla fine della stagione per trovare un’altra via.
All’Inter sanno cosa significa perdere Skriniar, per questo vogliono privarsene solo a fronte di un’offerta molto importante. Coincidenza vuole che anche altrove siano i difensori i pezzi pregiati in movimento da un lido a un altro. Vedi Koulibaly, accordatosi con il Chelsea con un quinquennale da dieci milioni netti più bonus all’anno. Vedi De Ligt, richiesto dal Bayern e la cui situazione ricorda molto quella di Skriniar, con una forte distanza tra l’offerta da 70 milioni dei bavaresi e la richiesta da 100 della Juventus. Tutti vogliono i difensori forti.
A restare a spasso sono gli attaccanti alla Dybala. Sempre che Marotta non trovi un modo per cedere Sanchez e probabilmente anche uno tra Dzeko e Correa. Un’ipotesi non da scartare a priori, ma che non sembra così vicina a realizzarsi.