di Leo Turrini
Mentre nella remota Australia la Signora in Rosso con Leclerc e Sainz rilancia la sfida alla Red Bull di Verstappen, la…cugina modenese della Ferrari si mette in affari con la moglie di Toto Wolff, il boss della Mercedes di Lewis Hamilton.
Raccontata così, sembra una barzelletta. Invece è tutto vero. Ieri la Maserati, gloriosa casa emiliana, ha formalizzato il suo ingresso nella Formula E, la categoria riservata alle monoposto elettriche. L’azienda del Tridente fornirà la sua power train al team Venturi. Che è appunto guidato da Susie Wolff, legittima consorte del celebre Toto.
Maserati debutterà nel 2023, confermando così anche a livello agonistico la svolta “green” di un brand che nel Novecento ha contribuito ad alimentare la leggenda della Terra dei Motori. Basti pensare ai due titoli mondiali conquistati con Juan Manuel Fangio nel 1954 e nel 1957 in Formula Uno, e alle nove vittorie complessive in 43 Gp. Molto più di recente, sono poi arrivati per il Tridente sei titoli iridati di GT1 nel primo decennio di questo secolo.
A Roma. Intanto oggi e domani (appuntamento alle 15 su Sky Sport Uno) la Formula E celebra la sua tappa italiana a Roma. Ai nastri di partenza, con la Dragon, ci sarà anche Antonio Giovinazzi. "Sogno il podio ma sarà difficile – ha detto l’ex pilota della Alfa Romeo –. Sto ancora imparando, è una esperienza nuova e diversa".
I tedeschi. Altre case prestigiose si stanno avvicinando al mondo delle corse.
Il gruppo Volkswagen ha autorizzato Audi e Porsche a portare avanti i colloqui per un eventuale ingresso in Formula Uno a partire dal 2026, quando è previsto un nuovo cambio regolamentare.
Volkswagen ha fissato i paletti della doppia trattativa. Anzitutto, un ulteriore abbassamento dei costi complessivi, poi un ricorso esclusivo ai biocarburanti, in nome di un equilibrio tra corse e tutela dell’ambiente che deve contraddistinguere il Circus.
Audi sta negoziando da mesi una partnership con la McLaren, attualmente cliente Mercedes, ma dialoga anche con la Red Bull, che al momento gestisce e sviluppa da sola i motori lasciati in eredità da Honda. E che potrebbe valutare quindi molto positivamente la collaborazione con un partner tecnico di grande peso.
Il marchio Porsche tratta con la stessa Red Bull, ha un discorso aperto con la Sauber, oggi legata a Ferrari, ma anche con Aston Martin e Williams.
Per un accordo “multiplo” si sta spendendo Stefano Domenicali, l’erede italiano di Bernie Ecclestone: è un suo obiettivo dichiarato allargare la platea dei grandi costruttori coinvolti nel giro dei Gran Premi.