Messina, 10 maggio 2017 - Bis di prestigio al Giro d'Italia 2017. A casa di Vincenzo Nibali vince ancora Fernando Gaviria, già sugli scudi domenica a Cagliari. Sul traguardo di Messina, città dello Squalo dello Stretto che su un percorso pianeggiante come quello di oggi non poteva certo essere della partita, è andata in scena la prima volatona a ranghi compatti del Giro, dopo che ad Olbia Postlberger aveva messo nel sacco gli sprinter, a Tortolì molte ruote veloci avevano perso contatto sulla Genna Sìlana ed nell'ultima tappa sarda la Quick Step aveva fatto esplodere il gruppo approfittando del vento. E se in quella circostanza il successo di Gaviria era quindi arrivato senza avversari, oggi il 22enne fenomeno colombiano ha messo in fila tutti i rivali più accreditati e conquistando così la sua seconda vittoria di tappa alla corsa rosa.
Al secondo posto si piazza un ottimo Jakub Mareckzo, l'azzurro di origini polacche già medaglia di bronzo ai mondiali dello scorso anno e che fin qui non era ancora riuscito a mettersi in mostra negli arrivi del Giro; terzo l'irlandese Sam Bennett, che era stato il primo dei big a lanciare la volata, mentre non va oltre il quarto posto André Greipel che deve così cedere proprio a Gaviria la maglia ciclamino. Addirittura rialzato l'altro grande papabile della vigilia, quel Caleb Ewan che deve ancora rimandare l'appuntamento con il suo primo successo sulle strade italiane. Nulla cambia in classifica dove a guardare tutti dall'alto per il secondo giorno consecutivo è un altro uomo Quick Step, il lussemburghese Bob Jungels.
Only 2 riders in this century won 2 or more stages at less than 23 years of age at the Giro: Gaviria (2) and Cunego (4). #Giro100 pic.twitter.com/0wpk9FXjjf
— Giro d'Italia (@giroditalia) May 10, 2017
Anche oggi la fuga arrivava dall'est, avendo per protagonisti il polacco Maciej Paterski ed il russo Evgeny Shalunov, quest'ultimo già in libera uscita sabato nella tappa di Tortolì. Appena due attaccanti, quindi, che mai hanno impensierito il gruppo nonostante i tanti saliscendi della prima parte di gara potessero creare qualche grattacapo alle squadre dei velocisti chiamate a tenere cucita la corsa. Ma superata Taormina e trovato sulla propria destra il mar Jonio, la carovana ha potuto sfilare senza patemi verso il traguardo di Messina, riprendendo Paterski e Shalunov a 15 km dalla conclusione. Quindi l'ingresso in circuito, che ha giocato un brutto scherzo proprio ad un compagno di Nibali, Luka Pibernik: una figuraccia in mondovisione per lo sloveno, che ha alzato le braccia al cielo convinto di aver vinto quando è passato sotto lo striscione d'arrivo mentre, in realtà, restava ancora da compiere un giro.
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Ordine d'arrivo 5ª tappa: Pedara-Messina 1 Fernando Gaviria (Col) Quick Step Floors 2 Jakub Mareczko (Ita) Wilier Triestina-Southeast s.t. 3 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe s.t. 4 André Greipel (Ger) Lotto Soudal s.t. 5 Phil Bauhaus (Ger) Team Sunweb s.t. 6 Kristian Sbaragli (Ita) Dimension Data s.t. 7 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data s.t. 8 Roberto Ferrari (Ita) UAE Team Emirates s.t. 9 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo s.t. 10 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo s.t. Abbuoni di 10", 6" e 4" ai primi tre classificati