Leo Turrini
"A Maranello stiamo tutti con Leclerc. Un errore non ci fa cambiare idea! Charles è il simbolo del presente della Scuderia e insieme a Sainz ci regalerà un grande futuro".
Piero Ferrari, il figlio del Drake, è il vicepresidente della azienda italiana più conosciuta e amata nel mondo. Domenica era davanti alla televisione quando…
"Quando Leclerc è uscito di pista – sospira – ho immediatamente immaginato il suo dispiacere, persino la sua disperazione. Non avevo bisogno di sentire il suo urlo via radio. Ho un’età, conosco la psicologia dei piloti… ".La gente ci è rimasta male...
"Ci sono rimasto male anch’io! Mica sono cose belle da vedere, per un tifoso. Mi lasci però aggiungere subito una cosa… ".
Prego...
"Sbagliano anche i campioni. E non è una frase fatta. Schumi, che ha fatto la storia del nostro marchio, qualche volta non è stato perfetto. È capitato anche a Lauda, a Prost, a Gilles Villeneuve… ".
Insomma, Carletto è in buona compagnia.
"Bisogna mettere tutto in prospettiva e guardare avanti. L’emozione immediata è negativa, ma un pilota non si giudica certo da un episodio. E Leclerc, tra pole e vittorie, ha già ampiamente dimostrato il suo valore".
Intanto però il sogno mondiale sembra svanito, Verstappen e la Red Bull hanno accumulato un vantaggio importante.
"È vero, ma ci tengo a sottolineare una cosa. Come azienda siamo orgogliosi di quanto fin qui ottenuto dal nostro reparto corse. Venivamo da un periodo difficile. Adesso abbiamo una macchina che su ogni pista se la gioca. Certo ci sono cose da sistemare, dettagli da perfezionare, eccetera. Ma questa Ferrari da Gran Premio è molto competitiva. Poi, si capisce, anche a me piacerebbe vincere più spesso, magari sarebbe il caso di invertire il rapporto tra le pole, che sono già otto, e i successi sotto la bandiera a scacchi, che fin qui sono stati quattro, la metà. Ma siamo sulla strada giusta".
Cosa si aspetta dal week end ungherese in arrivo?
"Di lottare per il primo posto, fino all’ultimo metro del Gran Premio".
Quale sarà l’atteggiamento Ferrari a proposito della pretesa Mercedes di cambiare il regolamento tecnico per il 2023 adducendo ragioni di sicurezza?
"Faremo valere le nostre ragioni. Ci opporremo a qualunque strumentalizzazione. Per anni la Ferrari aveva un deficit di motore nei confronti di Mercedes. Noi non abbiamo chiesto favori o scorciatoie. Abbiamo perso con dignità, lavorando in silenzio per recuperare. Dovrebbero comportarsi così anche i nostri avversari, non crede?".
Credo, credo.