Bologna, 22 marzo 2023 - Potrebbe saltare in maniera definitiva il ritorno del marchio Porsche in Formula 1. La data indicata era quella del 2026, cioè in concomitanza con il cambio regolamentare sui motori, con combustili ancora più sostenibili ed eliminazione della componente MGU-H, ovvero del Motor Generator Unit Heat. Tradotto, si tratta di una componente del sistema ibrido ERS che permette alle monoposto di produrre energia ricaricando le battere e sprigionando una potenza extra al motore. Il cambio del regolamento ha già prodotto l’ingresso ufficiale di Audi, che si è affiliata al Team Sauber programmando una progressiva scalata e sostituendo l’attuale denominazione Alfa Romeo. L’altro ingresso doveva essere appunto quello di Porsche, marchio di casa Volkswagen, ma tutto rischia di saltare non essendo giunti ad un accordo con Red Bull e Mclaren.
Porsche si dedicherà al Wec?
Ad agosto Porsche aveva mosso i primi passi per il rientro in Formula 1 a partire dal 2026, depositando e registrando il marchio, e tutto lasciava presagire ad un accordo imminente con Red Bull in termini di partner motoristica. Ma le due entità non hanno trovato un punto di incontro, con Porsche che avrebbe voluto scalare fino al 50% dell team campione del mondo andando, però, a togliere indipendenza alla scuderia guidata da Christian Horner. E Red Bull non ha accettato, andando contestualmente ad appropriarsi delle conoscenze avute dalla collaborazione con Honda per diventare, eventualmente, anche motorista in autonomia. Saltato questo accordo, infatti, in occasione del gran premio del Belgio solo Audi ha ufficializzato l’ingresso in partnership con Sauber, mentre Porsche ha iniziato a intavolare una nuova trattativa, stavolta con Mclaren. Anche in questo caso ci si è fermati a colloqui preliminari e il team inglese sostanzialmente si è negato ad ogni tipo di accordo, secondo la testa the-Race.com. Priva di alternative per entrare in partnership con una scuderia già esistente, Porsche avrebbe dunque deciso di abbandonare l’idea dell’ingresso in Formula 1 a partire dal 2026, dirottando gli sforzi sui campionati a cui già prende parte. Non sarebbe una decisione definitiva, perché saltando l’ingresso nel 2026 si rischia di rimandare il tutto di dieci anni, troppi, cioè al nuovo ciclo regolamentare, ma senza una partnership diventa difficile trovare una modalità utile di iscrizione al massimo campionato per monoposto. Il mondo della F1 viaggia veloce ed entrare senza le competenze e la basi di conoscenza di un team che già da anni vi compete vorrebbe dire partire con un gap tecnico difficilissimo da colmare. E allora la massima concentrazione potrebbe essere dirottata sulla Formula E e soprattutto sul WEC, dove il nuovo regolamento Hypercar ha prodotto il ritorno anche di Cadillac e Ferrari, che già si sono scontrate alla mille miglia di Sebring negli Stati Uniti. La gara è stata vinta da Toyota, Porsche ha avuto qualche difficoltà, e alla fine sul podio ci è andata la neonata Ferrari che ha battuto la Cadillac dopo aver trovato anche la pole position in qualifica. E a Le Mans sarà grande spettacolo. Porsche manca in Formula 1 dal 1991, quando si esibì, come motorista, in pochi gran premi e con scarsi risultati prima di abbandonare e l’assenza sembra destinata a prolungarsi. Ma alla 24 della Sarthe, invece, sarà grande sfida e con grandi marchi (anche Peugeot). Un rilancio in grande stile. Leggi anche - Ferrari, tre piste per salvare il salvabile (di Leo Turrini)