Città del Messico, 30 ottobre 2022 - Max Verstappen ha vinto anche il Gran Premio del Messico riuscendo a raggiungere il record di 14 titoli in una stagione. Ha battuto così Michael Schumacher (2004) e Sebastian Vettel (2013), entrambi fermi a 13 titoli.
10 VERSTAPPEN. La forza dei nervi distesi. Quattordicesimo acuto stagionale. La macchina è super, ma anche perché la guida lui. Che non è mai appagato. E si vede.
8 HAMILTON. È lì, un’altra vola. È lì, ma non ce la a conquistare il primo successo stagionale. Però è ammirevole la sua tenacia, nel 2023 sarà di nuovo lo sfidante numero uno.
7 RUSSELL. Stava in prima fila ma non ha azzeccato la partenza giusta. Dopo si è un po’ perso tra le gomme, ottiene alla fine il giro veloce ma sul podio non ci sale.
7 ALONSO. Il vecchio torero non delude mai. Ha ancora tanta birra in corpo e soprattutto a dispetto dell’età questo spagnolo ha ancora una motivazione incredibile. Ma non ha la macchina.
6 LECLERC. Un week end francamente anonimo, certo non per colpa sua. Ma in qualifica comunque da uno come lui era legittimo aspettarsi qualcosa di più. Forse sta cedendo all’amarezza per il sogno svanito troppo presto.
6 SAINZ. Anche lui fa quello che può, cioè poco. Riesce a prevedere il compagno sia in qualifica che in gara ma è ben magra soddisfazione. Guidare la Ferrari del Messico non deve essere divertente.
5 BINOTTO. Non è che la sua Ferrari stia vivendo un finale di stagione alla altezza delle aspettative. Che sia una strategia “al risparmio” in vista del 2023? Chissà…
5 SCHUMACHER. Sulla pista che consegnò trent’anni fa a papà la prima presenza sul podio, Mick vede allontanarsi sempre di più la prospettiva di una permanenza in Formula Uno. Peccato.
5 RICCIARDO. Non guida male, per una volta. Ma va addosso al povero Tsunoda con colpevole leggerezza e viene giustamente penalizzato. Non un gran finale di carriera.
0 HORNER. D’accordo, sul caso budget cap alla fine della fiera il boss della Red Bull ha salvato la buccia. Ma se ci risparmiasse i toni da moralista sarebbe meglio, no?