Venerdì 8 Novembre 2024

F1 Gp Canada 2018, Verstappen domina anche le libere 3. Risultati e tempi

L'olandese della Red Bull si conferma il più veloce. Secondo Vettel, terzo Raikkonen e quarto Hamilton F1 Gp Canada 2018 live, gara in diretta dalle 20.10 F1 Gp Canada 2018, le qualifiche Formula 1 Gp Canada 2018, orari tv (diretta Sky, differita Tv8)

Max Verstappen (Lapresse)

Max Verstappen (Lapresse)

Montréal, 9 giugno 2018 - Sul circuito di Formula 1 di Montréal, intitolato a Gilles Villeneuve, è la Red Bull di Max Verstappen a dettare legge. L'olandese ha confermato quanto fatto vedere nei primi due test di ieri. Il pilota Red Bull, all'ultimo giro con le gomme Pirelli Pink Hypersoft fa segnare il miglior tempo di 1'11"599, beffando Sebastian Vettel, a soli 49 millesimi con la sua Ferrari. Terzo tempo per la Rossa di Kimi Raikkonen (+51 millesimi). Lewis Hamilton su Mercedes è quarto a 107 millesimi, davanti all'altra Red Bull, quella di Daniel Ricciardo (+554), ad oltre mezzo secondo. Sesto Valtteri Bottas (+656). Settimo tempo per Sergio Perez su Force India ( +01"304), seguito da Nico Hulkenberg su Renault (+1"347)e la Haas di Romain Grosjean (+1"415). Chiude la top ten Stoffel Vandoorne su McLaren (+ 1"435). Alle ore 20.00 le qualifiche. 

F1 Gp Canada 2018, le qualifiche 

Risultati e tempi 

Formula 1 Gp Canada 2018, orari tv (diretta Sky, differita Tv8)

LIBERE 2 - Verstappen gira con il tempo di 1'12"198 davanti a Raikkonen (1'12"328). Terzo tempo per Ricciardo (1'12"603), davanti a Hamilton (1'12"777). Vettel si ferma alla quinta piazza ( 1'13"061). Sesto Bottas (1'13"601).  Chiudono la top ten Romain Grosjean (Haas), le Force India di Esteban Ocon e Sergio Perez, decimo Fernando Alonso (McLaren). 

Risultati e tempi 

 

Rivivi la diretta da Montréal

LIBERE 1 - Max Verstappen fa registrare il miglior tempo (1'13"302) sul circuito di Montréal intitolato a Gilles Villeneuve. Subito dietro la Mercedes del leader in classifica Lewis Hamilton (1'13"390), che precede la Red Bull dell'australiano (1'13"518).Le due Ferrari Sf71H sono scese in pista con diverse novità, sia aerodinamiche per la pista a basso carico, sia meccaniche con diverse componenti delle Power Unit. Al termine dei 90 minuti, interrotti da una bandiera rossa e dedicati soprattutto a test di diversa natura, Sebastian Vettel ha il quarto tempo (1'13"574) e Kimi Raikkonen il sesto (1'13"727), entrambi ottenuti con pneumatici Hypersoft. In mezzo l'altra Freccia d'argento di Valtteri Bottas (1'13''617). Settimo Fernando Alonso (McLaren) con 1'13''900. Completano la top ten Carlos Sainz Jr. (Renault), Stoffel Vandoorne (McLaren) e Pierre Gasly (Toro Rosso). Meteo caratterizzato da vento e sole. 

Risultati e tempi

 

Vettel, tre motivi per tornare a vincere - di LEO TURRINI 

Dicono tutti, ai box, che a decidere le sorti del Gp del Canada saranno probabilmente i motori. Ne deduco, per esperienza, che le cose andranno diversamente, nel senso che in F1 gridare ‘al lupo al lupo’ è un giochino sempre di moda, solo che poi di solito il lupo non arriva… Ciò premesso, è vero che a Montreal le power unit vengono sottoposte a sollecitazioni speciali, la pista è stretta e pericolosa, ci sono muretti da sfiorare e i freni debbono garantire una efficienza assoluta, eccetera eccetera.

In teoria, tra i top driver, quello messo peggio pare essere il vincitore di Montecarlo. L’oriundo Ricciardo ha stressato moltissimo il propulsore nel Principato, è arrivato in fondo viaggiando a… singhiozzo e molto accreditata è l’ipotesi che sulla macchina dell’australiano debba essere effettuata la sostituzione del motore. In tal caso, con drastica penalizzazione sulla griglia di partenza, una Red Bull uscirebbe dal pronostico. Sull’altra c’è Verstappen, che ieri ha dato di matto a chi gli chiedeva di spiegare i troppi incidenti di questa stagione. Bisogna poi aggiungere che la Mercedes ha rinunciato a portare l’evoluzione della sua power unit, facendo slittare a fine mese l’introduzione della seconda unità sulle vetture di Hamilton e Bottas. Conseguenza presunta: la Freccia d’Argento non potrà spingere al massimo. Ci crediamo? Io no, perché dubito che i tedeschi si presentino in pista con l’unica intenzione di limitare i danni. Da ferrarista, commenterò lapidariamente che sarebbe troppo bello. Comunque, sempre sulla carta e sempre in astratto, a livello di potenza garantita la Ferrari è la squadra messa meglio. Vettel non ha nascosto un cauto ottimismo e di sicuro tra la gente di Maranello fortissima è la pressione. Urge un immediato ritorno alla vittoria, per avvicinare l’estate da una posizione di privilegio. Facciamo che non sarà semplice, incrociamo le dita e ricordiamoci che quello in Canada, sul tracciato dedicato a un mito come Gilles Villeneuve, sarà il primo Gp, per la Rossa, senza il direttore tecnico Simone Resta (che peraltro spesso stava a casa dalle gare), da poco passato, con benedizione di Sergio Marchionne, ai cugini della Alfa Sauber.

E a proposito di Alfa, ieri il giovanissimo Leclerc, allievo della Accademia di Maranello diretta dal bravo Rivola, ha confessato di non aver paura del grande balzo: se Arrivabene nel 2019 gli affidasse il sedile oggi di Kimi Raikkonen (che in Canada ha denunciato per estorsione una donna che lo accusava di comportamenti impropri), lui sarebbe prontissimo, «anzi, sarebbe il coronamento di un sogno», parole e musica del ragazzo monegasco. La Ferrari, che ha parlato anche con Ricciardo, non ha fretta, sapendo che una permanenza del vecchio zio finlandese rappresenterebbe comunque una garanzia.

Vedremo e vedrete.

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IL CIRCUITO (70 GIRI) - Quattordici curve per 4.361 metri, il circuito Gilles-Villeneuve si snoda sull'isola di Notre Dame, nel parco Jean-Drapeau di Montréal. Il record di pista in gara, 1'13"622 alla media di 213,246 km/h, appartiene a Rubens Barrichello (2004). Ma in prova quell'anno fu più veloce Ralf Schumacher, con 1'12''275 alla media di 217,22 km/h. Sulla distanza il primato invece è di Michael Schumacher: 70 giri in 1h28'24''803 alla media di 207,165 km/h, sempre nel 2004. Parte del tracciato è permanente, mentre l'altra parte è ottenuta da strade urbane, in un susseguirsi di curve lente e veloci e rettilinei rapidissimi, che sollecitano fortemente la meccanica delle monoposto. 

Linda Morselli
Linda Morselli