Bologna, 8 novembre 2022 - Infrazione nel budget cap per Red Bull, sanzionata solo con una multa e una limitazione in galleria del vento, ma per il consulente Helmut Marko la nuova regola non ha generato maggior competitività per i team più piccoli. Alla fine conta la qualità del lavoro e le gerarchie, più o meno, sono rimaste le stesse con i tre colossi Red Bull, Ferrari e Mercedes a spartirsi il vertice.
Marko: “Non cambierà nulla neanche in futuro”
Inserito per cercare di dare a tutti la possibilità di scalare la classifica, il budget cap per ora non ha cambiato le carte in tavola, lasciando i tre migliori team a giocarsi la lotta per il primo posto e gli altri a inseguire: “Non è cambiato nulla - le parole di Marko ai media tedeschi - Non credo cambieranno le cose nemmeno in futuro, tutto dipende dalla qualità dei tuoi tecnici e dei piloti”. Marko ha poi chiarito cosa è successo sullo sforamento della stagione 2021 che ha portato ad una sanzione inflitta dalla Fia a Red Bull: “Le regole non erano chiarissime e tutti hanno chiesto chiarimenti - l’analisi del consulente - Da parte nostra eravamo convinti di avere margine di sicurezza attorno ai 3 milioni ma alla fine sono rimasti 400mila dollari. Con questa cifra ogni team può avere strade diverse, probabilmente la Mercedes ci costruisce un alettone mentre un altro team ci costruisce tutta la monoposto”, la provocazione di Marko. Domenica, intanto, si riprende a correre con il gran premio del Brasile. Leggi anche - Giovinazzi si allontana dalla Haas, c'è Hulkenberg