Imola, 30 ottobre 2020 – Il 2020 è stato per certi versi tragico, ma la Ferrari non può arrendersi a risultati mediocri. Monoposto non competitiva per il podio, frutto di un progetto sbagliato e amplificato dal Covid che ha impedito miglioramenti immediati. A Portimao qualche timido segnale di speranza e nel 2021 l’obiettivo è tornare costantemente sul podio, anche sfruttando un nuovo motore. Il bilancio è di Mattia Binotto, team principal della Ferrari, alla vigilia del weekend di Imola.
Progetto sbagliato
Si parte dal progetto 2020, nato sbagliato e proseguito peggio: “Abbiamo cercato una strada di sviluppo sbagliata, poi il Covid e lo stop hanno congelato l’intera stagione – ha ammesso a Sky Sport – Ci sono state nove settimane di stop dell’attività e poi sono stati congelati i progetti 2020. Portiamo dentro molti obiettivi per il 2021 e il primo è la voglia di riscattarsi”. Nel 2021 non ci saranno stravolgimenti epocali di regolamento, ma la Ferrari punterà di nuovo al podio anche grazie a un nuovo motore: “Il motore nuovo sta girando bene al banco – ha proseguito – Ci sono delle idee sulla monoposto ma non possiamo fare miracoli con ore in galleria del vento ridotte rispetto a prima. La squadra è viva e sono sicuro che faremo passi avanti, realisticamente sarà difficile lottare per il mondiale ma potremo tornare costantemente sul podio”.
2022 e Vettel
La grande opportunità per il Cavallino Rampante sarà la stagione 2022 con lo stravolgimento dei regolamenti. Tutti partiranno da zero: “E’ il momento giusto per un cambio tecnico importante e avremo la possibilità di un progetto totalmente nuovo, che scatterà comunque già dal prossimo gennaio. Sarà per tutti una sfida e si partirà da un foglio bianco”. Ma il 2020 porta con sé anche il doloroso addio a Seb Vettel: “Prima di chiamarlo ho ripetuto per tre volte cosa avrei dovuto dirgli, non è stata una scelta facile, gli vogliamo tanto bene, ma a volte arriva il momento in cui serve la lucidità per fare delle scelte guardando al futuro”.