Roma, 2 ottobre 2022 - Nulla da fare per la Ferrari. Al Gp di Singapore di Formula 1 vince la Red Bull di Sergio Perez, che con una splendida partenza si è piazzato subito davanti senza più mollare la testa. Il messicano rimedia una penalità per non aver rispettato la distanza dalla Safety car, ma i 5 secondi (e i due punti in meno) che gli commina la Fia non sono comunque tali da annullare il suo trionfo. Charles Leclerc, autore del miglior tempo delle qualifiche e scattato dalla pole, si deve accontentare del secondo posto. Gradino più basso del podio per l'altro pilota della rossa Carlos Sainz. Al quarto e quinto posto si piazzano le due McLaren di Lando Norris e Daniel Ricciardo, seguite dall'Aston Martin di Lance Stroll. Max Verstappen chiude settimo: partito malissimo, nel giro di poche curve si ritrova addirittura 13°, ma piano piano risale la china rendendosi protagonista di bei sorpassi.
Le classifiche: piloti - costruttori
A caratterizzare la corsa è stata soprattutto la pioggia, che ha fatto scattare il via con oltre un'ora di ritardo e poi ne ha fatto accorciare la durata (non si è arrivati al completamento dei 61 giri). Noiosa la prima metà della gara, nemmeno l'ingresso in pista di una Safety Car e tre Virtual stravolgono la situazione. Nel frattempo il tracciato va via via asciugandosi ma molto lentamente, tant'è che solo George Russell, vista l'ultima posizione, prova a giocarsi il jolly delle gomme slick. Grandi risultati però non se ne vedono per il pilota britannico della Mercedes, mentre il compagno di squadra Lewis Hamilton, nel corso del 33° giro, va a muro e danneggia l'ala anteriore rientrando in sesta posizione appena davanti a Verstappen. Dal giro numero 35 inizia il valzer dei pit-stop per montare gomme lisce, che restituisce una situazione invariata davanti, mentre Norris e Verstappen salgono rispettivamente in quarta e quinta posizione grazie all'errore di Hamilton. Alla ripartenza dopo la Safety Car, però, l'olandese della Red Bull va lungo in un tentativo di sorpasso su Norris ed è costretto a rientrare nuovamente ai box per sostituire le gomme 'spalmate' a terra durante la frenata di emergenza. Dopo due ore di gara arriva la bandiera a scacchi che sancise la vittoria di Perez.
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La polemica
Intanto non si placa il Red Bull gate. La polemica è esplosa attorno alla scuderia di Max Verstappen, sospettata dai rivali di avere sforato il tetto alle spese. Ma la Red Bull ora passa al contrattacco e minaccia denunce per diffamazione. "Siamo stati calunniati sulla base di fatti mai provati – ha detto ieri il capo bibitaro Chris Horner –. È inaccettabile che nostri avversari ci accusino in questo modo. Tra l’altro la Fia non ha ancora comunicato l’esito della sua verifica contabile. Noi siamo sicuri di avere rispettato le regole e ci difenderemo in ogni sede".