Zandvoort (Olanda), 4 settembre 2022 - È sempre Max Verstappen, questa volta profeta in patria nel Gp di Olanda di Formula 1. L'olandese è semplicemente perfetto in una corsa complessa (rivivi qui la diretta F1 giro per giro), dove le Mercedes tentano il colpaccio fino all'ultimo. Ma si devono accontentare del secondo posto di George Russell, cion Charles Leclerc, terzo, che riporta la Ferrari sul podio in vista di Monza. Poi Hamilton e Sergio Perez. Ottavo chiude Carlos Sainz che è costretto a una gara di rincorsa dopo una buona partenza. Lo spagnolo è vittima di un pit stop grottesco: dal muretto lo richiamano ai box all'ultima curva, ma quando la monoposto arriva in pit lane i meccanici non sono pronti. Morale: manca una gomma e la sosta si allunga oltre i 20 secondi. Con questa vittoria Verstappen blinda ancora di più una classifica piloti che, semmai ce ne fosse stato bisogno, lo proietta senza rivali verso il bis mondiale. Ora è a 310 punti, a +109 sulla coppia Leclerc-Perez. In Olanda, fra la marea orange dei suoi tifosi, ha centrato il 30esimo successo in carriera, decimo della stagione.
F1, le pagelle del Gp di Olanda di Leo Turrini. Ferrari, perché sempre a te?
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La cronaca
Raffica di colpi di scena in un Gp tutt'altro che noioso. In partenza Leclerc prova a sospendere Verstappen, ma l'olandese gli chiude la porta e difende molto bene la prima posizione, iniziando ad allungare giro dopo giro. Resta tutto invariato anche subito dietro e non succede praticamente nulla di clamoroso fino a quando non si arriva alla prima finestra di pit-stop, con i meccanici Ferrari che combinano la frittata richiamando Sainz ai box senza gomme pronte. Mentro lo spagnolo perde diverse posizioni, le due Mercedes allungano lo stint con la gomma media per poi montare le dure e provare ad arrivare fino in fondo.
Il primo colpo di scena al giro 48 giro: Tsunoda provoca una Virtual Safety Car e la situazione si stravolge. Verstappen rimedia una sosta 'gratuita' senza perdere posizioni, mentre Hamilton e Russell tornano su gomma media rientrando in seconda e terza posizione. Beffato invece Leclerc che si era fermato appena un giro prima ed è costretto a scivolare in quarta piazza. Ma al giro numero 56: la nuova svolta: Bottas si pianta alla fine del rettilineo: inevitabile la Safety Car. Nuova sosta per Verstappen che però monta mescola morbida perdendo il primo posto a favore di Hamilton. Ma è questione di secondi, alla ripartenza l'olandese è mostruoso e surclassa l'inglese, riprendendosi la testa della corsa. Hamilton va in difficoltà e viene scavalcato anche da Russell e Leclerc. Il britannico chiude quarto, davanti alla Red Bull di Sergio Perez e alla Alpine di Fernando Alonso. Settima la McLaren di Lando Norris con Carlos Sainz che chiude ottavo dopo aver scontato una penalità di cinque secondi per "unsafe release" ai box. Nona la Alpine di Ocon che ha preceduto la Aston Martin di Lance Stroll. Solo undicesimo Mick Schumacher che delude dopo le buone qualifiche.
Rivivi la gara live giro per giro
Le dichiarazioni
"Non è stata una gara lineare questa - commenta un soddisfatto Verstappen -. Ho dovuto spingere per l'intera corsa". E aggiunge: "Ci sono state sia la virtual safety car che la safety car, abbiamo preso le decisioni giuste. In questi casi c'è sempre un punto interrogativo, ma è andata molto bene". L'olandese trionfa da profeta in patria: "Vincere la gara di casa è sempre speciale, già lo era stato l'anno scorso. Quest'anno ho dovuto sudare ancora di più. Weekend incredibile, sono davvero felice di aver vinto il GP d'Olanda. Sono felice di essere olandese''.
Non ha molto da recriminare George Russell: "È stata una battaglia serrata, come team abbiamo mostrato un grande passo, ovvero ciò che speravamo e che ci dà grande fiducia per il futuro", dice. "Noi come Mercedes ci stiamo avvicinando al primo gradino del podio, dobbiamo continuare a spingere", aggiunge. "Voglio ringraziare il pubblico per l'accoglienza incredibile. Per noi piloti è una sensazione speciale".
Poco da festeggiare in casa Ferrari. "Onestamente penso che fosse difficile fare meglio - commenta Leclerc - le Mercedes volavano oggi. Il feeling era buono, nel complesso sono contento per il risultato ottenuto. Verso la fine ho cercato di superare, ma non sono riuscito nel mio piano. Russell ed Hamilton gestivano alla perfezione le gomme".
Mondiale chiuso? "Il distacco è aumentato, ma sfrutteremo al massimo il nostro potenziale in tutte le gare che ci aspetteranno". Amaro Carlos Sainz: per iniziare, già al via, le cose si sono complicate con un contatto con Lewis Hamilton in curva 1: "Dobbiamo guardare se effettivamente la botta nella nostra fiancata ci abbia dato problemi ma, ad ogni modo, non ho mai avuto la sensazione di avere il giusto passo oggi", dichiara lo spagnolo. "Sin dall`inizio le gomme soft si surriscaldavano e anche nel finale eravamo lenti. Sinceramente confidavamo di essere messi meglio a livello di ritmo".
Poi, come se non bastasse, al box sono arrivati un errore al cambio gomme e un "unsafe release": "Qualche errore di troppo mi ha penalizzato. Anche in queste cose dobbiamo imparare a livello di squadra perchè, ovviamente, abbiamo perso tanto tempo. L'unsafe release, comunque, non mi è sembrato giusto". Ultima battuta sul prossimo appuntamento, il Gran Premio d`Italia di Monza: "Probabilmente dovremo montare una Power Unit nuova, che ci permetterà di risparmiare anche un paio di chili. Speriamo di avere un passo migliore sia in qualifica, sia in gara".
Non si nasconde Mattia Binotto. "Oggi non siamo soddisfatti. Ci è mancato ritmo e non eravamo veloci abbastanza. Dovremo concentrarci soprattutto su questo", dice ai microfoni di Sky Sport. "Quando si è in affanno sul ritmo, il risultato non è all'altezza delle aspettative", aggiunge. Quindi il mea culpa sul caso Sainz: "È stato un vero pasticcio. La chiamata è arrivata mentre Carlos era nell'ultima curva, non c'era fisicamente tempo per essere pronti. Volevamo reagire a Hamilton, ma abbiamo chiamato Sainz troppo tardi. Per lui è stata una gara di frustrazione. Il contatto con Hamilton al primo giro potrebbe avergli causato perdita di ritmo e fin da subito si è trovato a dover gestire una gara in salita". A Binotto non è andata giù neppure la penalità di cinque secondi ai danni dello spagnolo per unsafe release: "Troviamo che la decisione della Fia sia molto severa. Carlos si è fermato per evitare i meccanici McLaren, ma non lo chiamerei un unsafe release".