Lunedì 23 Dicembre 2024
LEO TURRINI
Formula1

F1 GP del Brasile: le pagelle di Leo Turrini

Russell impeccabile, Alonso straordinario, Hamilton formidabile

F1: George Russell ha vinto il GP del Brasile

San Paolo (Brasile), 13 novembre 2022 - Prima vittoria in carriera in F1 per George Russell che trionfa nel Gp del Brasile. Sul circuito di Interlagos l’inglese della Mercedes vince davanti al connazionale e compagno di scuderia Lewis Hamilton. A completare il podio la Ferrari dello spagnolo Carlos Sainz che si lascia alle spalle il compagno di squadra, il monegasco Charles Leclerc, il connazionale dell’Alpine Fernando Alondo e le due Red Bull dell’olandese Max Verstappen e del messicano Sergio Perez. A completare la top ten il francese dell’Alpine Esteban Ocon, il finlandese dell’Alfa Romeo Valtteri Bottas e il canadese dell’Aston Martin Lance Stroll.

 

10 RUSSELL. La sua prima volta è doppia, visto che già si era imposto sabato nella sprint Race. Impeccabile, inesorabile, mette il sigillo sulla riscossa Mercedes tenendosi dietro un compagno di squadra che può vantare sette titoli mondiali. Un grande. 9 ALONSO. Da qui all’eternità. E’ semplicemente straordinario, il veterano spagnolo. Riesce addirittura a sfiorare il podio con una prestazione che è un inno alla tenacia. Sarà divertente continuare a vederlo in pista anche l’anno prossimo. 8 HAMILTON. Anche lui ha la sua bella età. Ci teneva tantissimo a firmare il primo successo Mercedes nella stagione, ma la cattiveria di Verstappen gli costa la possibilità di dare un fastidio vero al compagno di squadra. Comunque formidabile. 8 LECLERC. La sua rimonta è spettacolare, dopo l’infelice manovra di Norris che lo confina nelle retrovie della corsa. Tiene tantissimo al secondo posto nel mondiale piloti, ma avrebbe fatto meglio a non sollecitare via radio Sainz a regalargli il podio. 8 SAINZ. Tenacissimo, tostissimo, sfortunatissimo. Infatti perde un po’ di tempo per colpa di una visiera che si infila nella presa dei freni e gli rimane il dubbio di aver visto svanire un risultato migliore. In assoluto, per la Ferrari è una garanzia. 5 VERSTAPPEN. Ahi, quando vede vicino Hamilton torna a perdere la testa. È esagerata la manovra iniziale, che lo condanna ad una rincorsa comunque priva di prospettive. Inoltre, mette in evidenza il precario rapporto con il collega di lavoro Perez. 4 PEREZ. Si prende una domenica di riposo. Mai protagonista, mai capace di trovare il ritmo giusto. E si arrabbia con il suo capitano per la mancata concessione di un piazzamento nel finale, ma aveva fatto decisamente troppo poco per reclamare un dono che sarebbe stato immeritato. 4 NORRIS. Per essere bravo è bravo, ma stavolta si concede un eccesso di confidenza che rovina in modo imperdonabile la corsa di Leclerc. Considerato il talento che ha, certe sciocchezze farebbe meglio ad evitarle. 0 RICCIARDO. È già in pensione da tempo e non perde l’occasione per far capire a tutti che non ha più voglia di correre. L’errore che elimina Magnussen al via è da dilettante allo sbaraglio. NG MAGNUSSEN. Dalle stelle alle stalle in un attimo. Resterà nella memoria la sua gioia per la stupefacente pole conquistata in Brasile, ma poi in gara ci ha pensato Ricciardo a toglierlo di mezzo sin dalle primissime battute.