Bologna, 5 luglio 2022 - L'evoluzione tecnologica salva vite. La dimostrazione sta nell'incidente di Guanyu Zhou al via del gran premio di Silverstone domenica scorsa, con la sua vettura che è decollata e cappottata per poi finire a sbattere contro le barriere incastrandosi tra le gomme di protezione. L'Alfa Romeo di Zhou, uscito di fatto illeso, ha strisciato al suolo per decine di metri con l'Halo che ha fatto sì che il pilota non entrasse a diretto contatto con l'asfalto o con le barriere. Di fatto gli ha salvato la vita.
Marko: "Senza Halo non sarebbe sopravvissuto"
Fondamentale dunque l'innesto dell'Halo in Formula 1 per la protezione della testa dei piloti, un sistema innovativo ma determinante per la salute dato che può sorreggere il peso di un autobus londinese. Anche Helmut Marko è d'accordo: "Eravamo preoccupati per l'incidente di Zhou, quando non si hanno immagini per molto tempo non è mai un buon segnale - le sue parole a Speedweek - Per fortuna abbiamo ricevuto un messaggio rassicurante negli istanti successivi e l'Halo ha svolto il suo lavoro: senza quello Zhou non sarebbe sopravvissuto".
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