Roma, 2 aprile 2023 - Max Verstappen su Red Bull ha vinto il Gran Premio d'Australia di Formula 1 sul circuito dell'Albert Park a Melbourne. Gra folle con quattro partenze e tre bandiere rosse. Secondo Lewis Hamilton, su Mercedes, e terza la Aston Martin di Fernando Alonso. Solo dodicesima la Ferrari di Carlos Sainz. Lo spagnolo è stato penalizzato di 5 secondi per un contatto con la Aston Martin di Fernando Alonso dopo il terzo semaforo verde della gara. Charles Leclerc subito out.
10 VERSTAPPEN
Mettiamola così: la folle sequenza di partenze e ripartenza gli ha evitato un colpo di sonno al volante. Non improbabile, visto che con questa Red Bull corre da solo.
8 ALONSO
Terzo podio consecutivo dopo dieci anni. Uno spettacolo di longevità anche se probabilmente in questa tappa australiana il veterano si aspettava di più dalla sua Aston Martin.
7 HAMILTON
È stato anche al comando del Gran Premio, per la serie “buon sangue non mente”. Poi gli manca la macchina per reggere il ritmo di Verstappen. Magari è solo questione di tempo, chissà.
7 SAINZ
Ha corso davvero bene e avrebbe meritato persino il podio. Paga carissimo l’errore all’ultimo start. La penalità, eccessiva, lo sbatte fuori dai punti. Peccato.
7 GASLY
Vittima del gigantesco caos finale, ma per tutta la gara aveva tenuto l’Alpine Renault sullo stesso livello di Mercedes, Aston Martin e Ferrari. Sta guidando molto bene.
6 PEREZ
Parte dal fondo, risale fino al quinto posto. Ma bisogna ricordare sempre che ha in mano una Red Bull. E onestamente il suo capitano olandese viaggia su un altro pianeta.
5 STROLL
Guida la stessa vettura di Alonso ma gli esiti sono molto differenti. Piano piano forse se ne renderà conto anche il paparino, che ha comprato la Aston Martin pur di farlo correre.
2 BOTTAS
Era regolarmente iscritto al Gran Premio, il timido finnico. È successo di tutto in pista, ma nessuno si è accorto della presenza della sua Alfa Romeo sull’asfalto di Melbourne.
NG LECLERC
Non è tranquillo e si vede. Al primo via si scontra con una Aston Martin, forse tra lui e Stroll è un concorso di colpa ma di sicuro Carletto è esasperato dalla frustrazione. Peccato.
0 BIN SULAYEM
È il presidente della Fia, il successore di Jean Todt. Visto quello che hanno combinato i commissari di gara a Melbourne, meglio farebbe ad intervenire. E in fretta.